“Babycall”: dal festival di Roma alle sale. Recensione. Trailer

ROMA –  Il 31 agosto esce nelle sale italiane per la Nomad Film il thriller  Babycall di   Pål Sleutane. Presentato in concorso lo scorso anno al festival del cinema di Roma.

Ecco la storia. Anna e Anders, madre e figlio, fuggono da un  passato traumatico. Gli assistenti sociali trovano loro un appartamento dove cercheranno di mettersi alle spalle la tragedia di un marito e di un padre violento.
Anna é ossessionata dal ricordo dell’uomo che ha tentato di uccidere il proprio figlio e il  bambino,  Anders, che ha 8 anni, cerca di tornare alla normalità facendo amicizia con un coetaneo. Helge, giovane sensibile e buono, commesso di un centro commerciale, aiuta la donna a sentirsi più serena con l’uso di un babycall, apparecchio che permette di sorvegliare i bambini ascoltandone la voce anche quando si trovano in un’altra stanza. Ma a un tratto Anna intercetta attraverso il babycall un pianto infantile, terrorizzato,  che scopre non appartenere nemmeno al figlio…

Horror psicologico diretto dal norvegese Pal Sletaune, Babycall  affida al volto di Naomi Rapace, star della trilogia Millennium, tutto il carico della suspense e l’attrice vi riesce in pieno.  Il film scava nella psicologia della protagonista, ci  mostra le sue proiezioni mentali, le confonde sul piano visivo con un’abilità che tiene in angoscia.   Nessuna scena è  raccapricciante eppure il brivido percorre lo spettatore fino all’ultimo fotogramma perché il racconto, costruito con strategia narrativa,  non fa presagire il finale, che – punto debole del film –  avrebbe dovuto essere più chiaro. Per gli amanti dell’horror.


Scheda
Regia: Pal Sletaune – Cast:, Noomi Racace, Kristoffer Joner, Vetle Qvenild Werring, – Genere: Thriller colore, 95 minuti – Produzione: Norvegia 2011.

Babycall – trailer

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