Per la verità Napoli c'entra per caso in questa pièce. La città viene evocata convenzionalmente dalla cadenza musicale prestata dagli attori come omaggio al testo originario (che è comunque in italiano in quanto l’autore, pur essendo partenopeo d’adozione, è di origine francese)e adottato allo scopo di analizzare personaggi lontani dalla loro esperienza quotidiana per linguaggio e gestualità. Ma il panorama napoletano è ispiratore per rappresentare al pubblico certe periferie di città d’ovunque dove trova rifugio e riparo gente misera ma non priva del talento di vivere. Nessuno dei personaggi di Come si rapina una banca ha fatto centro nella vita perché, come dice Agostino: "non possiedono un metro di cento centimetri, ma uno di novanta."Sono quei dieci centimetri in meno a sbilanciare la loro condotta e a trattenerli ai margini di una società che li rigetta nonostante la loro insistenza a “voler essere”. Caso, imbroglio, intreccio sono la base del teatro di Fayad e le sue creature stanno alle soglie del mondo, o meglio, bussano per entrarvi da uomini e, se questa è la speranza, tutti i trucchi sono buoni, tutti i casi sono da accogliere e interpretare… Questo è il messaggio dell'autore, condotto tra suspence, humor e divertissement, con le sorprendenti trasformazioni e trasfigurazioni del racconto di una favola sulla condizione umana dell’accettare.
Con: Gianluca Manni, Paolo Di Francesco, Ester Annetta, Gennaro Mottola, Monica Lammardo, Emilio Santoro, Pino Loreti, Gabriella Arena. Regia di Giorgia Passeri.
Teatro Agorà - via della Penitenza 33 - Roma
dal 5 al 16 dicembre
feriali ore 21,00 festivi ore 18,00
Prenotazioni tel. 06 6874167 (Teatro Agora') o contattando Mauro Lorenzini su Facebook.