100 Autori Anica. Sul decreto pro cinema rinviato da 5 anni

ROMA – Il Cinema italiano non può attendere un altro governo perché siano regolati gli obblighi di investimento e di programmazione dei broadcaster, con un provvedimento rinviato da cinque anni, due legislature e tre esecutivi che ha già prodotto un danno enorme a tutta l’industria dell’audiovisivo e ai duecentomila addetti del settore.

“Gli strumenti disponibili possono essere sempre migliorati, ma il testo attuale ha un equilibrio e una misura che indicano ragionevolezza politica e competenza tecnica”, afferma Angelo Barbagallo, Presidente Produttori ANICA. Andrea Purgatori, Presidente 100autori, rilancia: “Il decreto Passera-Ornaghi va bene così. Dal prossimo governo ci aspettiamo molto più di un decreto. Bisognerà avere visione e coraggio per parlare di tutto ciò di cui non si è parlato negli ultimi venti anni.”
Il futuro si costruisce oggi.  E 100autori e ANICA si augurano quindi che i Ministri portino a conclusione oggi stesso l’iter tecnico del decreto, con il testo inviato ai Presidenti delle Camere un mese fa, ringraziandoli per essere finalmente intervenuti su un provvedimento che il settore attendeva da troppo tempo.

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