Ca’ Foscari Short Film Festival.  Impegno civile nei primi corti di  diverso genere

VENEZIA – Prima giornata di concorso al Ca’ Foscari Short Film Festival, densa di interesse per chi  è curioso di conoscere  il pensiero delle nuove generazioni del cinema.  Ecco  cosa raccontano i cortometraggi proiettati nell’Auditorium Santa Margherita, il cuore di una Venezia bellissima e straordinariamente intatta nei secoli.
  
Bloody Gravel
 
Subito saltano agli occhi i 18 minuti dell’iraniano Hojat Hosseini che, nella fiction “Blody Gravel”, ha saputo condensare tutta la drammaticità e l’imprevedibilità di chi oggi è obbligato a migrare.  Il film corto parla di una coppia di giovani che cercano di fuggire dall’Afghanistan attraverso il confine iraniano affidandosi a due trafficanti. Lei porta in grembo un bambino non pianificato e ha una terribile paura del viaggio. Lui la sostiene, ricordandole i rischi che correrebbe qualora tornassero indietro. Lungo la via deserta, infuocata di sole, la donna entra in un travaglio così doloroso da costarle la vita. Pazzo di sofferenza il padre fugge. Cosa sarà di questo bambino? Un gesto imprevisto, impensato, suggerisce che la vita può stupirci con le sue istintive soluzioni, persino nelle situazioni più disperate e violente. In un momento in cui l’eco  delle tragedie di chi attraversa il mediterraneo è più forte che mai, questo breve film di Hojat Hosseini commuove e sintetizza la complessità della condizione umana. BLOODY GRAVEL  Regia: Hojat Hosseini Scuola: Iranian Youth Cinema Association, Teheran Iran, 2022, persiano, 18’14”, fiction
 
 
Not for sale
In NOT FOR SALE    di Alejandro Sanchez c’è il tema della perdita del lavoro, ironizzando sul fatto che chi  guarda ai  soldi  spesso non ha  cultura.  Racconta di un gruppo di dipendenti, ancora furiosi con lo spietato manager che ha dichiarato bancarotta buttandoli sulla strada, i quali organizzano una finta vendita d’arte per truffare l’arrogante imprenditore milionario  contando sulla sua ignoranza. Riusciranno, con questo espediente, a rifarsi dell’avidità del capo? Regia: Alejandro Sánchez Porras; MIRIAMScuola: Edinburgh Napier UniversityRegno Unito, 2022, inglese, 16’58”, fiction
 
TEAR OFF
“Tear off “ è un film d’animazione che mette in risalto la lotta di una giovane ape nel suo alveare. Impliciti i  rimandi alla nostra specie: parlando del mondo animale, di cui siamo parte,  il corto evidenza il flusso della vita in un ambiente globale. Una giovane ape  operaia ferita, precipita nei meandri più oscuri dell’ alveare, dove incontrerà un calabrone, pronto a distruggere  lei e  il suo mondo. La capacità  narrativa degli autori sta nell’aver saputo figurare le vicende della protagonista in un crescendo di suspense che imprimono a quelle degli insetti un valore universale.  Regia: Clément DelNegro, Charlotte Fargier, Héloïse Neveu, Camille Souchard, Nalini Bashin, Mikko Petremand, Matthias BourgeuilScuola: Supinfocom RubikaFrancia, 2022, francese, 5’48’
 
DÚAS EN PUNTO – ANARCHISM AT TWO O’ CLOCK
Maruxa e Coralia Fandiño Ricart sono state due sorelle  vissute  a Santiago de Compostela a cavallo tra la guerra civile spagnola e la dittatura franchista. Ridotte in povertà e perseguitate per i loro ideali anarchici, a lungo dimenticate,  il loro posto nella storia  torna a essere in primo piano grazie a racconti come  il corto di Uliane Tatit che, con il suo documentario, immortala  in maniera personalissima un pellegrinaggio a Santiago de Compostela che ha come meta le sculture di Maruxa e Coralia, impegnate nella passeggiata quotidiana delle due in punto, dove il regista le rivede nei volti  di tante signore apparentemente anonime. Regia: Uliane TatitScuola: ECIB – Escuela de Cine de BarcelonaSpagna, 2022, spagnolo, 23’40”, documentario
 
RUNAWAY
Salome Kintsurashvili  è erede della  tipica scuola di cinema russo che cerca il racconto nelle espressioni esaltate dai silenzi. Il contesto sociale  è quello degli immigrati georgiani in Russia, che per  la regista ha radici autobiografiche.  In Runaway la vita di un bambino di dieci  anni, inserito in una famiglia che gestisce un locale di ristoro e  il suo rapporto con un ospite misterioso, il cui arrivo  è supportato da mazzette offerte e rifiutate da suo padre,  diventa simbolo del contesto educativo in cui alcuni ragazzi  si trovano a crescere. La madre del piccolo dice che suo figlio è ancora un bambino, ma  davvero questa può dirsi infanzia? Regia: Salome KintsurashviliScuola: Moscow School of New CinemaGeorgia/Russia, 2022, georgiano, 25’, fiction
 
ROZKWIT ZIMOWY – WINTER BLOOM
In un futuro ipotetico, in un modo distrutto da una catastrofe ecologica,  si muove  in un campo isolato un mercenario per compiere quella che crede l’ ultima missione, ma la realtà  come sempre non è prevedibile e  i suoi piani saranno stravolti da un segreto non messo in conto. L’opera stimola riflessioni su questioni presenti. Toni cupi e  comparto sonoro rendono l’atmosfera  volutamente opprimente, rendendo il cortometraggio provocatorio, oltre che profondo. Regia: Ivan KrupenikovScuola: Warsaw Film SchoolPolonia, 2022, polacco, 29’59”, fiction
 
 
 

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