14° Premio Internazionale per la Sceneggiatura MATTADOR. I premiati

VENEZIA – Il cinema di domani, sul grande e piccolo schermo, cresce grazie ai giovani talenti: sono stati svelati i vincitori della 14ª edizione del Premio Internazionale per la Sceneggiatura MATTADOR, nella giornata di oggi 17 luglio a Venezia, alle Sale Apollinee del Gran Teatro La Fenice.

La Cerimonia di Premiazione ha visto protagonista una nuova generazione di sceneggiatori e cineasti, i partecipanti del Premio Mattador che prosegue nella ricerca del talento nel mondo del cinema e consolida il rapporto con le grandi case di produzione cinematografiche italiane.
Sono stati così annunciati i premi del progetto dedicato a Matteo Caenazzo, che ogni anno propone il concorso di scrittura per il cinema a giovani sceneggiatori, registi, illustratori e concept designer dai 16 ai 30 anni. La Cerimonia di Premiazione della 14a edizione del Premio Mattador si è svolta “sotto l’alto patrocinio del Parlamento europeo”.

“Sono onorata e felice di aver fatto parte della giuria del Premio Mattador. – ha dichiarato Minnie Ferrara, Presidente di Giuria – Seguo da tempo e ho sempre incoraggiato la partecipazione dei miei studenti e delle mie studentesse a questo prestigioso premio che offre un’importante opportunità di crescita professionale a tanti giovani talenti e che è organizzato con passione e con rigore da una meravigliosa squadra a cui va il mio più sincero ringraziamento”
 La Giuria 2023 presieduta da Minnie Ferrara e composta da Mario Alberti, Paola Mammini, Sophie Chiarello e Luca Mastrogiovanni ha assegnato i seguenti premi:
 Premio MATTADOR Migliore Sceneggiatura per Lungometraggio
Ex Aequo: Nuvole Ferme di Giulio Faccini, 29 anni di Roma
Ex Aequo: Pallade Lola di Rebecca Maglie, 29 anni di Scorrano (LE) 
 Borsa di Formazione Mattador per il Miglior Soggetto
Anche Nina vuole morire di Miranda Angeli, 25 anni di Roma
Pesce fuor d’acqua di Chiara De Angelis, 27 anni, e Alice Sagrati, 25 anni di Roma
Sofia non piange mai di Laura Pinato, 30 anni di Piove di Sacco (PD)
Borsa di Formazione Series per il Miglior Progetto di serie tv
Il bel mondo di Edoardo Carboni, 28 anni di Tokyo, e Daniele Morelli, 29 anni di Roma 
Le forzate di Sofia Cocumazzo, 29 anni di Roma, e Laura Pinato, 30 anni di Piove di Sacco (PD)
Menzione speciale: Mic Drop di Federica Corti, 28 anni di Erba (CO), e Pierpaolo Moscatello, 27 anni di Bari 
 Borsa di Formazione Dolly per la Migliore Storia raccontata per immagini
Filigrana di Cecilia Chiapetto, 26 anni di Vimercate (MB)
Menzione speciale: Stay Joy di Martina Alice Valenti, 21 anni di Catania
Come di consueto, i vincitori hanno ricevuto il Premio d’Artista Mattador, un’esemplare in tiratura limitata di un’opera ideata e creata ogni anno da un grande artista contemporaneo. Il Premio d’Artista Mattador di questa edizione è stato realizzato da Claudia Losi e ha come titolo “The Whale Story (Budapest, 60’s)”. Con quest’opera, partendo dalla collezione di fotografie raccolte da Jean Rezzonico che per 20 anni ha portato in giro la balena Goliath, l’artista ci vuole raccontare “cosa vuol dire fare storie, cucire sceneggiature: costruire immaginari e narrazioni dentro le quali ospitare gli occhi e il cuore di chi guarda e ascolta”. 
 
 
La Cerimonia alle Sale Apollinee si è aperta con il saluto di Andrea Erri (Direttore Generale della Fondazione Teatro La Fenice) e di Pietro Caenazzo, Presidente Associazione Mattador. Numerose le presenze delle istituzioni, che da sempre sostengono il percorso didattico e artistico di Mattador, grazie agli interventi di Ermelinda Damiano (Presidente Consiglio Comunale, Comune di Venezia) e Caterina Carpinato (Prorettrice alla Terza Missione, Università Ca’ Foscari di Venezia).

Hanno inoltre portato i saluti istituzionali Luca Zaia (Presidente Regione del Veneto) e Mario Anzil (Vicepresidente e Assessore Cultura Regione Friuli Venezia Giulia) con un messaggio scritto e Roberto Di Lenarda (Rettore Università di Trieste) con un videomessaggio. La Direzione Artistica – Fabrizio Borin (Direttore artistico Premio Mattador), Mauro Rossi (Responsabile EUT Edizioni Università di Trieste), Gianluca Novel (Friuli Venezia Giulia Film Commission) e Andrea Rocco (Consigliere amministrazione Cineuropa a Bruxelles), insieme a Andrea Melon (Presidente Fondazione Ananian di Trieste) e Jacopo Chessa (Direttore Fondazione Veneto Film Commission) – ha introdotto la cerimonia dei riconoscimenti, non prima della dedica a Matteo Caenazzo del Premio d’Artista, tenuta da Laura Carlini Fanfogna (già Direttrice Civici Musei Comune di Trieste) con l’artista Claudia Losi. Alla presenza della Giuria, insieme agli sceneggiatori Maurizio Careddu,

Coordinatore dei Lettori, e Vinicio Canton, Tutor della sezione Soggetto, e Daniele Auber, Concept designer (con un videomessaggio dagli Stati Uniti) e Tutor Sezione Dolly, sono stati consegnati i premi ai vincitori. La Premiazione è stata condotta da Marcello Pedretti.

Ai lavori premiati verrà assegnato un riconoscimento in denaro per la realizzazione del proprio progetto: 5.000 euro alla migliore sceneggiatura; 1.500 euro al miglior soggetto, 1.000 euro al miglior progetto di serie tv, 1.000 euro alla migliore sceneggiatura disegnata, a seguito di qualificati percorsi di formazione dedicati allo sviluppo dei progetti che gli autori svolgono sotto la guida di tutor professionisti. Sono i MATTADOR WORKSHOP che riuniscono: la Borsa di formazione MATTADOR sullo sviluppo dei soggetti, la Borsa di formazione DOLLY sullo sviluppo delle storie illustrate, la neonata Borsa di formazione SERIES sullo sviluppo dei progetti di serie tv.


 Il Premio Mattador è dedicato a Matteo Caenazzo, giovane talento triestino scomparso prematuramente il 28 giugno 2009. Diplomato in decorazione pittorica, giornalista pubblicista, collaboratore al Teatro Miela e al Teatro La Fenice, Matteo ha frequentato la Facoltà di Lettere e filosofia dell’Università Ca’ Foscari dove, il 17 luglio 2009, il Rettore gli ha conferito la Laurea d’Onore in Tecniche Artistiche e dello Spettacolo per la sua Tesi di laurea sul Cinema. Iscritto all’Università Roma Tre al Corso di sceneggiatura, avrebbe continuato a coltivare la sua passione per il cinema con l’obiettivo di intraprendere la professione di sceneggiatore. La sua motivata determinazione e la sua contagiosa energia hanno posto il seme da cui si è sviluppata l’attività dell’Associazione MATTADOR, ideatrice del Concorso.
Il Premio MATTADOR è reso possibile grazie alla passione della sua squadra di lavoro e grazie contributo di MiC Direzione Generale Cinema, Regione Friuli Venezia Giulia, IoSonoFriuliVeneziaGiulia, PromoTurismoFVG, Comune di Trieste, Regione del Veneto, Fondazione Kathleen Foreman Casali, Fondazione Filantropica Ananian, Fondazione Osiride Brovedani e a donazioni private.
 
 SINOSSI E MOTIVAZIONI
Premio MATTADOR Migliore Sceneggiatura per Lungometraggio
Ex Aequo: Nuvole Ferme di Giulio Faccini, 29 anni di Roma
Nuvole ferme è la storia di due fratelli che, dopo la morte del padre, provano a incontrarsi ma finiscono sempre per scontrarsi, dentro e fuori dal ring. Debiti, estorsioni e usurai fanno di tutto per metterli al tappeto e loro cercano di non finire ko.
“Quello che rende una sceneggiatura un’ottima sceneggiatura, è la capacità di gestire e manovrare con armonia ognuno degli elementi necessari a comporla, struttura, storia, ambientazione, personaggi, dialoghi, senza mai inciampare in un passo falso, un dialogo stonato, un personaggio non riuscito. Un’ottima sceneggiatura vuol dire talento. E il talento non può che venire premiato.”
 
Ex Aequo: Pallade Lola di Rebecca Maglie, 29 anni di Scorrano (LE) 
Pallade Lola racconta, in un Salento diviso tra mitologia greca e abusi edilizi, di come la giovane Lola ottiene i poteri della dea Atena e li utilizza per far rinascere gli ulivi, finché qualcuno non scopre il suo segreto e fa di tutto per fermarla.   
“Decidere di percorrere la strada dell’originalità in una storia scritta per il cinema è sempre un’arma a doppio taglio. Il rischio, infatti, è di eccedere nell’allontanarsi troppo dalla verosimiglianza. In questo caso la scelta si è rivelata vincente. La sceneggiatura di Pallade Lola propone un fantasy coraggioso, con un forte significato politico ma non meno poetico, che non poteva passare inosservato.”
 Borsa di Formazione Mattador per il Miglior SoggettoAnche Nina vuole morire di Miranda Angeli, 25 anni di RomaAnche Nina vuole morire è la storia di una giovane donna che ha programmato in ogni dettaglio il suo imminente suicidio. Grazie all’incontro con la figlia della sua terapeuta, però, inizia a rivalutare il proprio solidissimo desiderio di morte.
“Oltre alla brillantezza della scrittura, il soggetto ha colpito la giuria per la grazia e insieme l’ironia, nel trattare un argomento, quello del suicidio, trasformandolo in un compagno di viaggio non invadente e spogliato del suo ingombro naturale che avrebbe nuociuto alla narrazione. Ben costruiti i personaggi a cominciare da Nina, la protagonista, a cui ti affezioni già dalla prima riga. Riteniamo che un film tratto da Anche Nina vuole morire, sarebbe un regalo per il cinema italiano.”
Pesce fuor d’acqua di Chiara De Angelis, 27 anni, e Alice Sagrati, 25 anni di RomaPesce fuor d’acqua è la storia di una tredicenne con la sindrome di Tourette, costretta a fronteggiare il trasferimento dalla provincia confortante a Roma, con tutte le sue incognite.
“Impossibile non affezionarsi a Donatella, la protagonista affetta dalla sindrome di Tourette, impossibile non appassionarsi alla sua evoluzione in un racconto che rivela brillantemente più di un piano di lettura. La patologia, l’amicizia, gli amori, le relazioni familiari. Ogni personaggio è portatore di un tema ben preciso trattato con fantasia e delicatezza. Un film tratto da Pesce fuor d’acqua avrebbe tutto il potere di farci uscire dal cinema col sorriso sulle labbra.”
Sofia non piange mai di Laura Pinato, 30 anni di Piove di Sacco (PD)Sofia non piange mai è la storia di un’assassina seriale che uccide ogni partner con il quale ha un rapporto sessuale. La sua doppia vita abitudinaria e ossessiva, però, viene sconvolta dall’incontro con un uomo che fa riaffiorare un passato traumatico.
“Costruire personaggi femminili fuori dagli schemi ma allo stesso tempo credibili, è oggi quanto mai cruciale per il futuro del cinema, che per troppo tempo ha prediletto figure di donne stereotipate e spesso solo coprotagoniste. L’autrice ha saputo cogliere in pieno quest’opportunità dipingendo con la sua Sofia, una serial killer che uccide motivata da una backstory originale, un personaggio femminile non comune. Lei la sua storia, ti restano scolpiti addosso.”
Borsa di Formazione Series per la migliore Sceneggiatura di serie tv
Il bel mondo di Edoardo Carboni, 28 anni di Tokyo, e Daniele Morelli, 29 anni di Roma 
Il bel mondo è quello della dolce vita romana degli anni ‘60, nel quale è ambientata la storia vera di due poliziotti della buoncostume che, mentre tutti intorno a loro sognano, si occupano di un incubo: una rete di pedofili che si estende su tutta Roma.
“Finito di leggere il documento dei due autori, il desiderio è stato quello di prendere il telecomando, accendere la tv e godersi tutti gli episodi de Il bel mondo. Nella scrittura c’è già tutto quello che fa di un soggetto di serie un progetto concreto e realizzabile. Sviluppo della trama, costruzione dei personaggi, atmosfere, tono e stile. Che altro dire se non in bocca al lupo?”
Le forzate di Sofia Cocumazzo, 29 anni di Roma, e Laura Pinato, 30 anni di Piove di Sacco (PD)
Le forzate è un carcere femminile di Torino, dove nel 1821 una marchesa e una prostituta si incontrano come direttrice e carcerata.  Qui mettono in discussione i principi del penitenziario e quelli sui quali si sono basate le loro vite fino a quel momento.
“Oltre all’ottimo lavoro di ricerca e ricostruzione dell’epoca e dei fatti raccontati – il soggetto si rifà a una storia vera – Le forzate ha colpito la giuria per le potenzialità di una trama ricca di avvenimenti ma anche per l’ottimo lavoro di cura, approfondimento e ricchezza di sfumature che c’è dietro ad ognuna delle protagoniste femminili. Elementi cruciali per il successo di una serie tv.“
Menzione speciale: Mic Drop di Federica Corti, 28 anni di Erba (CO), e Pierpaolo Moscatello, 27 anni di Bari 
Mic Drop è la storia di Sole, una stand-up comedian in crisi dopo la rottura con la sua fidanzata. Tra le persone sbagliate in cui si incaglia e quelle innocenti che travolge, Sole cerca di dimenticare l’amore finito e di scoprire quello verso se stessa.   
“Mic drop è una deliziosa follia, una scommessa, un progetto che portato così com’è sullo schermo potrebbe diventare una serie di riferimento per il pubblico teen. Divertente, ironico, irriverente ma non troppo, tratta l’omosessualità, l’amore, l’amicizia, nonché le difficoltà ma anche la paura di farcela, con una penna decisamente scanzonata. Una sfida possibile a cui auguriamo tutto il meglio.”
Borsa di Formazione Dolly per la Migliore Storia raccontata per immagini
Filigrana di Cecilia Chiapetto, 26 anni di Vimercate (MB)Filigrana ci conduce in un viaggio visionario tra volti e luoghi di un mondo tanto lontano quanto vicino, tra mistero e fascinazione, tra arte pittorica e tecnologie digitali.
“Grazie a un collage di ritratti, di situazioni e di ambienti e a uno stile convincente e maturo, l’autrice evoca una storia esile eppure inesorabile quanto una tela di ragno che vorremmo tanto farci raccontare.”
Menzione speciale: Stay Joy di Martina Alice Valenti, 21 anni di CataniaStay Joy si muove insieme al suo protagonista dal buio alla luce, in un emozionante percorso in bianco e nero ma ricco di sfumature, che dalla paura porta alla speranza. 
“Con semplicità l’autrice racconta dall’inizio alla fine una piccola storia con un intento, impresa tutt’altro che semplice e scontata.”

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