Film. “Innocence”, j’accuse contro l’educazione militare in Israele

 “Una buona storia è fondamentale per legittimare l’uso della forza militare. Ecco perché i militari hanno bisogno di attività promozionali e Israele è un Paese modello nel promuovere le proprie imprese militari” afferma Guy Davidi, l’israeliano regista di Innocence, documentario attualmente nelle sale italiane – La nostra storia di ebrei perseguitati e la nostra democrazia illuminata fanno entrambe parte del nostro solido kit di pubbliche relazioni”. 

E ancora: “Fino a che punto la narrazione dell’olocausto è storia e quando diventa invece uno strumento politico?”

E la domanda oltremodo provocatoria che Davidi pone al suo paese facendo un ritratto   della sua cultura militarista, attraverso voci, diari, filmati familiari di giovani chiamati alle armi, che non hanno resistito all’imposizione della pratica della guerra fino al suicidio.

In Israele tutti i cittadini ebrei sono tenuti a prestare obbligatoriamente servizio di leva che dura 32 mesi per gli uomini e 24 mesi per le donne.  Davidi racconta le esperienze di ragazzi che si sono posti il problema etico e non hanno sopportato la perdita di identità, entrando in conflitto con l’ingiunzione del servizio militare.

“Innocence” è un durissimo atto di accusa contro le politiche israeliane che educano al culto delle armi fin dalla più tenera età. 

Ci fa conoscere ragazze e ragazzi che hanno resistito all’arruolamento ma poi sono capitolati. Madri sconvolte per aver perso i figli. Le loro esperienze non sono mai state raccontate prima perché si tratta di morti in servizio.
Il film descrive i loro traumi, accompagnati da momenti chiave dall’infanzia, immagini militari fino all’arruolamento e video amatoriali dei soldati scomparsi nel silenzio, il cui sacrificio è stato taciuto perché visto da Israele come una minaccia nazionale.

“Innocence” comunica cosa significa crescere in un paese che ti obbliga a diventare un soldato, come la guerra si basi sul tradimento dei genitori nei confronti dei figli.

Nell’attuale periodo tragico che israeliani e arabi si trovano a vivere per l’umana incapacità di risolvere i conflitti senza violenza, il film è un grido di allarme: dimostra che il metodo “occhio per occhio, dente per dente” distrugge chi lo usa.

Nato nel 1978 a Jaffa con Five Broken Cameras Guy Davidi è stato candidato all’Oscar, ha un Emmy Award e il premio per la miglior regia al Sundance Film Festival. IMDB lo ha selezionato nella lista dei “documentaristi più coraggiosi” insieme a Michael Moore e Werner Herzog. Da anni vive e lavora a Copenaghen con la moglie e regista Maja Friis.

Presentato nel 2022 alla 79ma Mostra del Cinema di Venezia, “Innocence” ha ottenuto il patrocinio di Amnesty International .

Innocence

Documentario di Guy Davidi

Durata 100 minuti 

Uscita Italia 3 aprile 2024 

Bloom distribuzione

Condividi sui social

Articoli correlati