Il cinema nordeuropeo al Nordic Film Fest

Registi finlandesi, svedesi, norvegesi, danesi, islandesi hanno proposto le loro idee alla rassegna svoltasi a Villa Borghese

ROMA – Anche quest’anno l’evento più importante del nuovo cinema nordico in Italia ha visto affollarsi, dall’11 al 15 aprile alla Casa del Cinema di Villa Borghese, un numeroso pubblico. Il fine della iniziativa è la promozione, nella penisola, della cultura cinematografica di Norvegia, Finlandia, Svezia, Danimarca ed Islanda.  Negli ultimi anni sono emersi molti nuovi autori (che hanno accresciuto il prestigio di una tradizione apprezzata nel mondo). La rassegna è stata organizzata dalle Ambasciate di Danimarca, Finlandia, Norvegia, Svezia, in collaborazione con l’Islanda e con gli Istituti per la promozione del cinema dei rispettivi paesi.

Sono stati presentati film inediti in Italia, documentari, proiezioni in lingua originale sottotitolati, introdotti dai registi, dagli attori e dai produttori. Di Mika Kaurismäki (fratello del regista Aki Kaurismäki, assieme al quale ha diretto alcuni film) è stato proiettato il film “Road North” presente recentemente al “Toronto International Film Festival”.

Il 13 aprile, nel corso della rassegna, è stata riproposta la celebre pellicola del 1933, “Drottning Kristina” dedicato alla vita della regina Cristina di Svezia ed interpretato da Greta Garbo nel 1933, mentre il nuovo film diretto da Mika Kaurismaki che reinterpreta la stessa trama, “The girl king”, vede Malin Buska nel ruolo della protagonista.  Sabato sera è stata la volta del regista norvegese Petter Næss, suo il film “Into the White”, nel quale c’è una curiosità, la presenza di Rupert Grint (il Ron Weasley di “Harry Potter”). Il film norvegese affronta la difficile vicenda dei piloti, alleati e non, che precipitarono sulle montagne norvegesi durante il Secondo Conflitto Mondiale, trovandosi di fronte talvolta un avversario in comune: la natura selvaggia.

E’ intervenuta nel dibattito China Ahlander, produttrice svedese dI “Mangiare Morire Dormire”, film che dipinge una drammatica e sconosciuta realtà, quella dell’immigrazione. Non è mancata l’Islanda, (un paese di cui si parla sempre più frequentemente, date le crescenti prove di avvicinamento alla UE) rappresentata nel Nordic Film Fest dal film autobiografico “Mamma GòGò” del regista Fridrik Thor Fri?riksson, il quale è stato anche candidato agli Oscar nel 1992 con la pellicola “Children of Nature”.  Un evento importante, all’interno della manifestazione, è stato la proiezione, il 12 aprile, di “Olof Palme”, film che prende il nome dal primo ministro svedese assassinato nel 1986, un politico che fece molto per l’avvicinamento delle socialdemocrazie e della politica europea al Sud del Mondo e per un approccio paritario ai problemi dei diversi paesi.

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