OLDCinema. Pupi Avati, Giuliano Montaldo, Francesco Rosi, Morando Morandini

RIVA DEL GARDA – Dopo la presentazione alla 70ª Mostra del Cinema di Venezia e l’anteprima del 20 settembre ad Arco, con Silvano Agosti e la mostra “Cinema amore mio!”, arrivano nei cinema “perduti” del Trentino, per Old Cinema 2013, anche Pupi Avati e Giuliano Montaldo, insieme allo storico del cinema Morando Morandini, e – in una videointervista in esclusiva – Francesco Rosi. 

 Sono questi gli ospiti d’eccezione del secondo evento nazionale di Old Cinema, tra Arco e Riva del Garda, che giunge al culmine da venerdì 27 a domenica 29 settembre 2013.   Il network delle sale dimenticate d’Italia – creato da Ambra Craighero e Roberta Bonazza nel 2011, con il sostegno intellettuale di Giuseppe Tornatore – propone una full immersion di film, documentari, mostre e incontri, che avvicenda grandi protagonisti, cinema resistenti di Roma, Padova e Milano, e start up che propongono un “Rinascimento” dei monosala attraverso piattaforme per la fruizione on demand dei film.  

Per l’occasione, Arco riapre con funzione di sala cinematografica gli ex cinema Impero e Iris, magnifiche sale in stile liberty del 1912 e del 1948, un tempo concorrenti, poste ai due lati dell’ottocentesco Casinò municipale, mentre Riva del Garda offre il suo Conservatorio come scenario di altri incontri e proiezioni. Tutti gli appuntamenti sono a ingresso gratuito. 

Guest star del weekend è Francesco Rosi, in una video intervista in esclusiva. Venerdì 27 settembre, nella Sala del Conservatorio di Riva, il grande regista dialoga con Old Cinema dei vecchi cinema e della speculazione immobiliare nelle grandi città, che porta alla dismissione di splendide sale nei centri storici. A seguire, la proiezione del suo film cult “Le mani sulla città” (1963) con Rod Steiger, di cui la Cineteca di Roma ha appena restaurato la pellicola originale. In collegamento video, Walter Veltroni, in qualità di ex sindaco di Roma, racconta il suo contributo al recupero di diversi cinema nella Capitale. 

La serata del sabato appartiene a Pupi Avati, con l’incontro-intervista “La fabbrica dei sogni. Quarant’anni di cinema secondo Pupi Avati”. Alle 21, nell’old cinema Iris di Arco (1948), il regista bolognese discorre con Paolo Ghezzi (giornalista dell’Adige) della metamorfosi delle platee e dell’industria cinematografica. A seguire la proiezione di “Il cuore grande delle ragazze” (2011), film agrodolce di Avati con Cesare Cremonini e Micaela Ramazzotti. 

 

La chiusura, domenica 29 settembre, è dedicata a Giuliano Montaldo, che incontra lo storico del cinema Morando Morandini nella Sala del Conservatorio di Riva del Garda. Affiancato sul palco da Vera Pescarolo, sua moglie e sceneggiatrice, Montaldo ricostruisce la sua vocazione per il cinema di valenza sociale e l’esperienza di “officina cinematografica familiare”. Segue la proiezione del suo “Sacco e Vanzetti” (1971), con Gian Maria Volonté, un film simbolo dell’impegno civile dell’eclettico regista genovese. Forte, nell’edizione di quest’anno, l’approccio di tavola rotonda, con scambi e workshop nella giornata di sabato 28 settembre nell’old cinema Impero di Arco. Si inizia la mattina, con uno squarcio sulle tecnologie digitali: la start up Myffy, partner di Old Cinema, presenta la sua smart platform per la rivoluzione delle sale del futuro. Nel pomeriggio, Old Cinema fa incontrare esperienze e testimoni di cinema in fase di risveglio, come l’Airone di Roma, il Rossi di Mentana e l’Altino di Padova, proiettando una clip del suo nuovo docufilm sulle sale perdute della Sabina romana e il documentario “Era la città dei cinema” di Claudio Casazza, sulle sale milanesi. 

Nel momento in cui il pubblico dei cinema italiani invecchia e cala inesorabilmente (l’11% in meno soltanto dal 2011 al 2012; fonte: Osservatorio dello Spettacolo MiBac, su elaborazione dati Siae), il nostro secolo vedrà la scomparsa definitiva delle sale? O esistono modelli sostenibili di rinascita? «L’evento di Old Cinema è sì un’occasione per respirare il profumo delle vecchie sale, patrimonio storico del Novecento» sottolineano le founders di Old Cinema Ambra Craighero e Roberta Bonazza «ma anche per ripensare concretamente il loro futuro e proporre esempi-pilota di nuove riaperture». 

Prosegue intanto fino al 6 ottobre, alla Galleria civica Segantini del MAG di Arco, la mostra “Cinema amore mio!”, inaugurata il 20 settembre e curata da Roberta Bonazza e Luciano Stoffella: un’inedita selezione di macchine da presa del Novecento, Praxinoscope ottocenteschi, lanterne magiche, locandine d’epoca e manifesti dipinti da Mimmo Rotella. Tutti cimeli di cinema moderno e ante litteram provenienti da tre collezioni private. La voce narrante è quella del documentario di Old Cinema “Alla ricerca delle sale perdute” (2012) con testimonianze su 35 sale ritrovate in Trentino e i cammeo di Giuseppe Tornatore, Ettore Scola, Liliana Cavani e Lina Wertmüller. 

La rassegna Old Cinema 2013 è promossa dalla Provincia autonoma di Trento, dai Comuni di Arco e di Riva del Garda, da AMSA, da Altogarda Cultura e del MAG-Museo Alto Garda, Trentino Film Commission. Sponsor tecnici: Prevost e Trentino Charme (con le strutture Vivere Suites and Rooms e Hotel Villa di Campo). 

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