“Gangor” di Italo Spinelli: l’8 marzo con le donne tribali indiane. La recensione

ROMA – Un reporter indiano che dal benessere di Calcutta si spinge nel povero Bengala occidentale per documentare le storie di violenza e sfruttamento delle donne tribali indiane e che, nonostante i suoi buoni propositi, sconvolge la vita di una giovane madre, Gangor appunto, a causa delle sue foto a seno nudo.

A prima vista, Gangor sembrerebbe un film per appassionati di India vogliosi di rivivere le atmosfere del subcontinente oppure per operatori dell’informazione attenti all’impatto che i media possono avere. In realtà la pellicola parla a tutta la platea con straordinaria attualità, nonostante sia figlia di un progetto cominciato nel 2005.

Allora, il regista Italo Spinelli, profondo conoscitore dell’India al punto d’aver creato la rassegna cinematografica “asiatica”, venne invitato dalla scrittrice bengalese Mashaweta Devi a portare sul grande schermo il suo racconto “Dietro il corsetto”.

Ne è nata una coproduzione italo indiana che, nonostante le difficoltà legate all’instabilità politica della zona, ha girato tutte le riprese nella città e nelle campagne di Purulia.

Il film, presentato alla scorsa festa del cinema di Roma, ha strappato gli applausi del pubblico e ora l’uscita nelle sale è prevista per l’11 marzo.

Questa sera però, in occasione della festa della donna, verranno organizzate una serie di anteprime a Milano, Torino, Bologna e Napoli, mentre a Roma, presso Fandango Incontro in via dei Prefetti 22, l’attrice Piera degli Esposti leggerà brani di “Dietro il corsetto” alla presenza del regista Spinelli e dell’attrice protagonista Priyanka Bose.

Gangor

di Italo Spinelli
con Adil Hussain, Samrat Chackrabarti, Priyanka Bose, Tillotama Shome, Seema Rahmani

Drammatico, Italia, India, 2009, 91′
Distribuzione:  Istituto Luce 

Data di uscita:  Roma 2010
11 Marzo 2011 (cinema)

Il trailer



Trailer fornito da Filmtrailer.com

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