Teatro Vittorio Veneto. Giorgio Albertazzi in “Lezioni americane” . Recensione

COLLEFFERRO – Presso il Teatro Vittorio Veneto di Colleferro (RM) si è svolta la rappresentazione “Lezioni Americane” per la regia di Orlando Forioso, che ha visto il Maestro Giorgio Albertazzi cimentarsi nel tema della “Leggerezza” in letteratura e nella vita: punto di riferimento la celebre opera di Italo Calvino sul tema. Ad accompagnare sulla scena Albertazzi, la violoncellista Anca Pavel e la giovane attrice e assistente dell’attore, Stefania Masala

Due ore di intrattenimento, con uno dei nostri più famosi interpreti del teatro e della televisione, che ci ha guidati all’interno di un viaggio virtuale nella letteratura, dandoci il suo personale contributo su ciò che è “leggero”. In veste di filosofo, “maestro” in senso antico, ossia di qualcuno che guida chi lo ascolta, Albertazzi ci ha condotti alla percezione del concetto della leggerezza, talvolta spinoso, perché spesso associato a superficialità (come lo stesso Albertazzi ha tenuto a precisare e ripugnare, chiarendo che leggerezza non equivale   a superficialità o, perlomeno, non sempre). 

 

Dante Alighieri, Giovanni Boccaccio, Guido Cavalcanti, Ovidio, Lucrezio, Shakespeare, Kafka, Borges alcuni dei poeti, per citare  qualche nome, nelle cui opere Albertazzi si è immerso, per coglierne il senso, il messaggio. E’ la sua assistente (Stefania Masala) a fargli da spalla, filmarlo, raccoglierne gli appunti, preziosi consigli di cui fa tesoro qualunque allievo fedele che impari dal maestro. Una serata il cui tema è stato il rapporto poesia-teatro partendo dal proprio vissuto, letterario e culturale (comprensivo anche della propria memoria individuale) in cui attraverso un importante testo come Lezioni Americane, Giorgio Albertazzi ha creato uno spettacolo personale, riuscendo a tenere alti l’attenzione e l’interesse del pubblico. 

Consegnata  una targa al Maestro Albertazzi, un omaggio come simbolo di apprezzamento e riconoscimento  da parte dal direttore artistico del Teatro Vittorio Veneto, Stefano Raucci, al termine dello spettacolo.

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