“Dallas Buyers Club”, la forza della vita

Esce il 30 gennaio lo straordinario film di Jean-Marc Vallèe “Osa vivere”

MILANO – Dopo aver visto questo film straziante e toccante si rimane quantomeno sbalorditi dalle performance di Matthew McConaughey e Jared Leto, i due protagonisti di “Dallas Buyers Club” che esce in Italia il 30 gennaio. Il film si ispira ad una storia vera accaduta in Texas tra il 1985 e il 1992. Il rude e macho campione di rodeo Ron Woodroof, dedito ad una vita fatta di alcool, droghe e sesso promiscuo, scopre improvvisamente di avere l’Hiv. I medici gli comunicano che ha solo trenta giorni di vita.

L’uomo, dopo lo choc iniziale, reagisce con una disperata forza di volontà, non vuole arrendersi alla morte. Si documenta sulle cure contro il “male del secolo” e inizia un conflittuale rapporto di amicizia con Rayon, un transessuale sieropositivo. La parte centrale del film è quella meno drammatica. Il protagonista non accetta i limiti e le restrizioni della medicina dell’epoca e organizza con il suo socio una sorta di “ambulatorio” parallelo per chi vuole curarsi dall’aids con farmaci proibiti negli Stati Uniti.

E deve subire i durissimi colpi del fisco e della Fed (Federal Administration drugs) che più volte sequestrano i farmaci illegali a Ron Woodroof. Il cowboy stringe una tenera amicizia con dottoressa Eve Saks (Jennifer Garner) che pian piano approva la sua ribellione. Memorabile la scena dell’invito a cena di Woodroof alla dottoressa. E’ uno dei momenti più intensi e romantici di questo sconvolgente film. Il caparbio cowboy invece di soli trenta giorni riesce nella titanica impresa di vivere per ben sette anni, quasi uno schiaffo alla rigidità della medicina ufficiale. Ron Woodroof muore il 12 settembre del 1992. Quello che colpisce di più in “Dallas Buyers Club” è l’incredibile realismo che pervade e caratterizza tutto il film. Questo “cinema verità” antropologico ambientato nel Texas è sorretto da un cast eccellente.

Matthew McConaughey, candidato all’Oscar, riesce a tratteggiare in maniera straordinaria la parabola umana di questo semplice e arrogante cowboy che vuole vivere. Per intrepretare la figura di Ron Woodroof, l’attore ha perso oltre venti chili e il risultato è impressionante. Jared Leto si immerge totalmente nella fragile figura del transessuale sieropositivo. La sua espressività tocca in alcuni momenti livelli memorabili. Ottime anche le performance di Jennifer Garner e del quasi irriconoscibile Griffin Dunne (“Un lupo mannaro americano a Londra” e “Fuori orario”). Di rilievo anche la colonna sonora del film con canzoni di Marc Bolan e Dannu Elfman.

“Dallas Buyers Club” è l’ennesimo esempio di come il cinema hollywoodiano riesca a raccontare le contraddizioni e le ombre di un Paese partendo da una singola tragedia, quella di un uomo che combatte contro un’intera società.

La sua è nonostante tutto una tragica vittoria. Anche se alla fine si arrende inevitabilmente alla morte, Ron può dire di aver lottato eroicamente con tutte le sue labili forze.

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