Di Caprio, a quando l’Oscar?

Il 40enne attore ha sfiorato per la quarta volta consecutiva l’ambito premio

 

MILANO – Quest’anno compirà quarant’anni, una data importante per uno degli attori più amati e famosi di Hollywood. Una vita intera passata davanti la camera da presa, sin dalla tenera età. Con “Titanic” a soli 23 anni è diventato l’attore più celebre del mondo. Il sodalizio con Martin Scorsese, che dura dal 2001, lo ha trasformato in un maturo ed eccellente interprete, capace di confrontarsi con personaggi ingombranti e complessi come Howard Hughes (“Aviator”) o come il temutissimo e potentissimo capo dell’Fbi (“J.Edgar”).

Il suo volto di eterno ragazzo nella prima parte della sua carriera ha in qualche modo limitato le sue potenzialità recitative. Un film sbagliato come “The Beach” (2000) mise a rischio la sua carriera e la sua notorietà globale.

Martin Scorsese ha intuito le sue qualità artistiche e umane e film dopo film ha trasformato un promettente giovane attore in un maturo interprete credibile in ogni sua prova come nell’ultima sua notevole performance in “The wolf of Wall Street”. Leonardo Di Caprio, alla soglia dei 40 anni è ora ben consapevole delle sue qualità. Occorre solo il riconoscimento di Hollywood con l’ambita statuetta.

Leonardo Di Caprio è nato a Los Angeles, in California, l’11 novembre 1974. Il padre è un autore di fumetti indipendente statunitense, nato a Los Angeles come americano di quarta generazione con antenati tedeschi e italiani e da un’immigrata  tedesca originaria della Baviera; la madre è una segretaria tedesca, nata a Oer-Erkenschwick da padre tedesco e da madre russa, immigrata in Germania da giovane. Figlio unico, Di Caprio ricevette un’educazione cattolica. Fu chiamato Leonardo perché diede il primo calcio mentre la madre, incinta, osservava un dipinto di Leonardo da Vinci. I suoi genitori si separarono quando compì un anno e crebbe con la madre nella periferia di Los Angeles. Frequentò la Ucla Graduate School of Education and Information Studies e si diplomò al John Marshall High School di Los Angeles, dopo aver frequentato per quattro anni il Los Angeles Center for Enriched Studies.

All’età di tre anni, Di Caprio partecipò ad uno show televisivo per bambini, “Romper Room”, andato in onda tra il 1993 e il 1994. In quegli anni comparve anche in televisione e il suo primo spot pubblicitario fu per una marca di latte. Recita in varie serie e film per la tv tra cui “Genitori in blue jeans”. Risale invece al 1990 un cameo nella soap opera  Santa Barbara, dove interpretò in alcuni flashback il ruolo di Mason Capwell da ragazzo. Il primo ruolo cinematografico è del 1991 con la partecipazione al b-movieCritters 3”. Nel frattempo, trovato un agente a Hollywood, rifiuta il consiglio da parte di questi di cambiare il proprio nome in Lenny Williams, considerato più ‘american friendly’, e nel 1999 lo protegge divenendone il titolare dal punto di vista commerciale. Nel 1993 partecipa al provino per “Voglia di ricominciare” per il ruolo di un ragazzino che affianchi  Robert De Niro nei rispettivi ruoli di figliastro e patrigno. Sia il regista, lo scozzese  Michael Caton-Jones, che De Niro ne apprezzano lo spirito ribelle e l’assoluta mancanza di soggezione nei confronti dell’attore più esperto e ottiene la parte. Il film, all’uscita nelle sale, è apprezzato dalla critica.

Lo stesso anno Di Caprio interpreta il ruolo di un ragazzo handicappato nel film di Lasse HallströmBuon compleanno Mister Grape”, con Johnny Depp e Juliette Lewis, per il quale ottiene una nomination ai Golden Globe e la prima nomination agli Oscar come migliore attore non protagonista. Sharon Stone, in veste di produttrice e interprete principale del western Pronti a morire”, lo chiama a interpretare una parte in questo film. Nonostante il cast di celebrità (oltre alla Stone e Di Caprio, Gene Hackman e Russell Crowe e la regia di Sam Raimi), il film si rivela un insuccesso sia in termini di botteghino che di critica.

Nel 1995 interpreta la vita di Jim Carroll nel film  Ritorno dal nulla”, per la regia di Agnieszka Holland e l’esistenza travagliata di Arthur Rimbaud (ruolo ereditato da River Phoenix in seguito alla sua prematura scomparsa) in Poeti dall’inferno, centrando la storia sul rapporto omosessuale tra il giovane poco più che adolescente e il più maturo Paul Verlaine, interpretato dall’attore inglese David Thewlis. I critici accolgono freddamente le due pellicole, criticandone regia e adattamento cinematografico. Nel 1996 prende parte a  Romeo + Giulietta” di William Shakespeare dell’australiano Baz Luhrmann, in cui il dramma del famoso scrittore inglese viene rivisitato in chiave moderna, ma inalterato nei dialoghi e nei contenuti così come l’autore classico l’aveva concepito. Con questo film, Di Caprio ottiene tre nomination agli MTV Movie Awards e viene premiato al Festival di Berlino nella categoria miglior attore. Nello stesso anno ottiene la parte per La stanza di Marvin a fianco di Meryl Streep, Diane Keaton (entrambe nominate all’Oscar) e Robert De Niro. Sempre nel 1996 fu considerato per il ruolo di James Dean in un film, ma l’attore rifiutò perché non si sentiva abbastanza preparato ed esperto per accettare quel ruolo.

La vera svolta della carriera del giovane arriva con il kolossal “Titanic” di James Cameron. Il successo è incredibile, planetario, oltre ogni più rosea previsione.

Il 23enne Di Caprio, è letteralmente proiettato nel firmamento delle super star del pianeta. L’impatto crea problemi all’attore. E’ quasi impossibile per lui condurre una vita normale: quel film lo ha reso famoso in ogni parte del globo. Il dopo “Titanic” è infatti problematico per l’attore. Tutti lo vogliono e in questi casi bisogna saper scegliere il film giusto. Di Caprio sbaglia accettando di partecipare a “The Beach” del regista inglese Danny Boyle.

Nonostante la sua presenza il film viene stroncato dalla critica. A “salvare” la carriera dell’attore è un gigante del cinema d’autore: Martin Scorsese che lo vuole come protagonista per “Gangs of New York” (2002). Tra i due nasce subito una profonda amicizia e una forte e reciproca stima professionale. Il giovane attore capisce che con Scorsese può migliorare le sue qualità artistiche ed umane. Con il regista italoamericano Di Caprio inizia un proficuo sodalizio che prosegue con “Aviator” (2004), “The Departed”(2006), “Shutter Islands” (2010) e “The Wolf of Wall Street” (2013). In tutti i film di Scorsese l’attore viene candidato all’Oscar, segno di una progressiva crescita artistica. Da segnalare inoltre le ottime performance in “Prova a prendermi” (2003) di Spielberg, “Blood Diamond” (2006) di Edward Zwick, “Revolutionary Road” (2008) di Sam Mendes, “Inception”(2010) di Christopher Nolan, il già citato “J. Egar” (2011) di Clint Eastwood e “Django”(2012) di Tarantino. La “lezione” di “The Beach” è servita. Leonardo Di Caprio ha sempre scelto ottimi soggetti perfetti per le sue capacità recitative. Con la maturità svilupperà ancora di più il suo già notevole bagaglio nell’arte della recitazione.

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