ROMA – “Molto rumore per nulla”(titolo originale Much Ado About Nothing) è una pièce teatrale scritta da William Shakespeare tra la fine del millecinquecento e l’inizio del millesei, nella versione dell’autore ambientata a Messina.
Pur potendosi considerare, per i suoi temi amorosi e la quantità degli elementi giocosi e farseschi, un’opera brillante e romantica, in realtà il suo spirito è tragicomico, fedele all’identità del Bardo.
Il soggetto di “Molto rumore per nulla” può sintetizzarsi così: un gruppo di soldati torna dalla guerra e si accampa a palazzo, invadendo lo spazio delle donne. Uno sconfinamento territoriale che è soprattutto psicologico, dove la trincea è scavata dalle rispettive paure. I ruoli sono rimessi in discussione: l’immagine maschile non è più guerriera, la donna non è prettamente angelo del focolare. Benedetto e Beatrice, leader dei rispettivi schieramenti, si affrontano verbalmente, a colpi di battute ironiche, divertendo gli spettatori. I due sono specularmente simili. Inflessibili e ostinati come adolescenti, paralizzati da ansie che li rendono comici. Lei, rivestita di una corazza maschile, parla in modo paritario con signori di alto rango: comportamento generalmente condannato in una donna e accettato solo per la sua professione di castità. Entrambi terrorizzati dal prendere contatto con il loro inconscio, dall’esternare le emozioni più reali, dal gettare la maschera. Al culmine delle scaramucce lui pronuncia la geniale riflessione shakespeariana: quando il corteggiamento è tra due individui troppo intelligenti, lo stato di conflitto non può che essere scontato. I due – esattamente come oggi – si difendono dal precipitare in una relazione nuova e incontrollabile. Il Bardo indicava così, ben cinque secoli fa, la moderna necessità di rapporti osmotici tra i due sessi, non simbiotici. Mentre sappiamo che, tuttora, una donna che pensa incute timore a molti maschi, che lo stereotipo della sposa ideale coincide con l’acquiescenza domestica.
“Molto rumore per nulla” è una costruzione edificata attraverso la schermaglia delle parole, le loro ferite in punta di fioretto, un fiume verbale che spinge gli uomini ad amare e combattere, apice che deflagra nell’eccitazione sessuale e nei conflitti, basati a volte sul niente. Loredana Scaramella, ottima regista coadiuvata da attori eccellenti, ha decretato il successo della pièce al Globe Theatre – Molto rumore per nulla sarà in scena fino al 30 agosto – spostando l’ambientazione dalla Sicilia all’affine Salento, irrobustendo il tessuto musicale suggerito dal testo con balli e canti che mescolano l’impronta rinascimentale alla tradizione del luogo. Si orecchiano così “saltarelli” salentini, non identificabili con altro e sicuramente particolari. La Scaramella ha saputo rendere contemporaneo e coinvolgente – caleidoscopico nelle esternazioni variopinte delle maschere, nella scenografia minimalista e funambolica, dove lo spartiacque tra la parola professata e l’inconscio è tracciato da una corda tesa o altalenante – un argomento che parla della faticosa catarsi dell’anima. Così giovane in Shakespeare, giacché ieri sera l’affascinante scrigno elisabettiano era popolato da schiere di ragazzi che hanno riso e battuto le mani, facendosi trascinare dell’erotismo fresco dello spettacolo. Conoscendo il momento difficile che attraversa il Globe – e non solo questo teatro – auguriamo ai suoi dispensatori di bellezza lunga vita.
Silvano Toti Globe theatre
Largo Aqua Felix (Piazza di Siena) – Villa Borghese, Roma
Molto rumore per nulla
Dal 5 al 30 Agosto 2015 ore 21.15
regia di Loredana Scaramella
traduzione e adattamento di Loredana Scaramella e Mauro Santopietro
Prodotto da Politeama Srl
Interpreti |
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MARGHERITA |
LARA BALBO |
Musiche eseguite dal vivo dal MAESTRO MOVIMENTI DI SCENA COSTUMI MUSICHE ASSISTENTI ALLA REGIA ASSISTENTE AI COSTUMI |