Teatro Sistina. Signori … le patè de la maison

ROMA – La commedia “Le prénom” di Matthieu Delaporte e Alexandre De La Porte è stata uno dei maggiori successi del teatro francese, e dopo essere stata rappresentata in 32 Paesi, arriva  finalmente  al Sistina di Roma con  il titolo: “Signori… le paté de la maison”.

Protagonista di questa brillante commedia è la bravissima attrice Sabrina Ferilli, che con la sua ironia soprattutto il suo accento romano che la contraddistingue, si presenta in splendida forma, ancor più vera, conquistando tutto il pubblico del Teatro. 

La storia ruota attorno a una cena in famiglia, in un salotto accogliente, una libreria, un cucinotto e un bel camino, organizzata da Gabriella (Sabrina Ferilli) con il marito Vittorio (Micheli), l’amico del cuore Marcello (Giovanetti) e i cognati Emanuele – fratello di Gabriella – (Quartullo) e Arianna (Petrella). Personaggio chiave che appare all’inizio e alla fine è Liliana , madre di Gabriella ed Emanuele (Vallasciani).

Le sorprese non mancano e uno scherzo innocente e goliardico in relazione al bambino del fratello di Gabriella che sta per nascere, può rivelare realtà inaspettate ed imbarazzanti e allora anche la più gustosa delle pietanze come il paté che dà il nome al titolo, può cambiare sapore e diventare un vero pasticcio. 

Il profumo del cibo, in particolare del baccalà, che con amorosa pazienza la padrona di casa prepara fin dal primo mattino aiutata dalla madre esperta e pignola e il desiderio, il piacere di stare insieme, di confrontarsi, di prendersi in giro, di sorridere condividendo una serata romana,  rende l’atmosfera  entusiasmante.  

Il testo è leggero ma porta a riflettere su vicende che potrebbero accadere in ogni famiglia. La scenografia è curata nel dettaglio con giochi di luce e colori. La commedia coinvolge e non annoia proprio per il suo essere caratterizzata da un mix di comicità e cinismo che porta i protagonisti alla consapevolezza che, finita la cena, niente sarà più come prima. 

Spicca generando applausi soprattutto il breve monologo della brava e verace Sabrina Ferilli che riesce ad esprimere tutte le sfumature del suo personaggio, accompagnata da Maurizio Micheli, padrone della scena che dimostra come sempre di essere un veterano, bravo e convincente anche Pino Quartullo nel ruolo di fratello sbruffone e di destra.

Una commedia frizzante, allegra, spiritosa, a tratti grottesca e dai risvolti amari ma ben recitata e  lunga 140 minuti di risate. La sua forza è proprio quella di offrire, parallelamente al divertimento, anche diversi spunti di riflessionein particolare sulla famiglia, uno dei valori più importanti della nostra cultura,che rappresenta visivamente, in modo ironico e vivace, i sentimenti forti che si nascondono nelle relazioni parentali: i litigi, il gioco, le gioie e i dolori specialmente intorno alle tavole imbandite pronte ad accogliere lunghi banchetti come quello di questa splendida commedia. 

 

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