Venezia 68. Apertura con “Le idi di marzo” di George Clooney, in concorso

VENEZIA – Sarà il neo separato George Clonney ad aprire con The Ides of March, in concorso,  la 68. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia: il film viene presentato in prima mondiale la sera del 31 agosto in Sala Grande (Palazzo del Cinema) e a seguire ci sarà la cerimonia. Tratto dal dramma teatrale di Beau Willimon Farragut North, scritto da George Clooney, Grant Heslov e Beau Willimon, è ambientato nel mondo politico statunitense durante le primarie in Ohio per la presidenza del Partito Democratico.

Racconta la vicenda di un guru della comunicazione (Ryan Gosling) che lavora per un candidato alla presidenza, il governatore Mike Morris (George Clooney),  che suo malgrado si trova coinvolto negli inganni e nella corruzione che lo circondano.
Accanto a Ryan Gosling e George Clooney, The Ides of March è interpretato anche da Philip Seymour Hoffman, Paul Giamatti, Marisa Tomei, Jeffrey Wright, Max Minghella ed Evan Rachel Wood. The Ides of March è la quarta regia cinematografica di George Clooney che ha  debuttato dietro la macchina da presa nel 2002 con Confessioni di una mente pericolosa (Confessions of a Dangerous Mind), con il quale ha vinto lo Special Achievement in Film del National Board of Review. Il suo secondo film da regista Goodnight, and Good Luck. (2005) è stato presentato con successo in Concorso alla 62. Mostra di Venezia, dove si è aggiudicato l’Osella per la migliore sceneggiatura (a Clooney e Grant Heslov) e la Coppa Volpi per la miglior interpretazione maschile a David Strathairn. Il film ha poi ottenuto 6 nomination agli Oscar (tra cui quelle per il miglior film, regia e sceneggiatura) e 5 nomination ai Golden Globe. E’ tornato dietro la macchina da presa nel 2008 con la commedia In amore niente regole .

Figlio di un telecronista George Cloney è impegnato nelle cause umanitarie. Nel 2006 l’attore e suo padre Nick hanno visitato il Darfur  colpito dalla siccità, per girare il documentario Journey to Darfur. Per il Darfur Clooney ha parlato davanti al Consiglio per la Sicurezza delle Nazioni Unite  ed è stato anche il narratore del documentario sul Darfur, Sand and Sorrow. Nel 2007, Clooney, Brad Pitt, Matt Damon, Don Cheadle e Jerry Weintraub hanno fondato  “Not On Our Watch”, organizzazione la cui missione è attivare l’attenzione e le risorse per fermare e prevenire le atrocità nel Darfur. Uno dei tanti riconoscimenti per il suo impegno umanitario per il Darfur è stato il Peace Summit Award del 2007, presentato all’ottavo Summit Mondiale dei Premi Nobel per la Pace al loro incontro annuale a Roma. Presenti alla cerimonia erano il sindaco di Roma Walter Veltroni, Lech Walesa, Mikhail Gorbachev e il Dalai Lama. Nel 2008, Clooney è stato nominato Messaggero della Pace delle Nazioni Unite.
Nel gennaio del 2010 Clooney ha prodotto il telethon “Hope for Haiti Now!”, che ha raccolto più di $66 milioni. L’Accademia per le Arti e Scienze Televisive ha conferito a Clooney il Bob Hope Humanitarian Award 2010. L’attore ha ricevuto il premio Robert F. Kennedy Ripple of Hope Award per la sua dedizione agli sforzi umanitari nel Sudan e in Haiti. In dicembre 2010, con le Nazioni Unite, Harvard University e Google, Clooney ha lanciato “The Satellite Sentinel Project”, per monitorare la violenza e le violazioni dei diritti umani fra il Nord e il Sud del Sudan.

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