Teatro Brancaccio. “L’ultima strega” il musical. Recensione

ROMA – Condannata a morte all’età di quarantotto anni, la svizzera Anna Goeldi fu decapitata sulla piazza di Glarona, capoluogo dell’omonimo cantone, il 13 giugno 1782 con l’accusa di stregoneria e fu l’ultima cosiddetta “strega” a essere giustiziata in Europa. Sul finire del secolo ventesimo lo storico personaggio è balzato all’attenzione popolare attraverso il romanzo di Eveline Hasler, «L’ultima strega» e il film di Gertrud Pinkus.

La vicenda esemplifica l’oscurantismo e il fanatismo residuale nella Confederazione Elvetica in pieno secolo dei lumi e poco prima della Rivoluzione francese. Nel 2007 un nuovo libro, pubblicato dal giornalista glaronese Walter Hauser, ha contribuito a riaprire il caso e a innescare il processo di riabilitazione, con ampia eco anche all’estero. 

Oggi su “L’ultima strega” d’Europa Andrea Palotto e Marco Spatuzzi ci propongono il loro originale musical drama che ripercorre, con dovizia di particolari ispirati alla realtà, la vita e la duplice personalità di Anna Goeldi (la brava Valeria Monetti), carattere solare e insondabile, in tutta probabilità una donna indipendente che si trovò a fare i conti con la diffidenza di una comunità chiusa nei confronti del diverso. Guida della narrazione, come nei fatti si è verificato, sono due giornalisti che scavano sull’avventura di Anna Goeldi, con quel distacco che dissacrando il passato lo ricompone sino a illuminarla quale “capro espiatorio” della superstizione, dell’odio, della vendetta di un borgo e del suo capo: un giudice (il bravo Cristian Ruiz) manipolatore e solo in apparenza al passo con i “lumi” della ragione. Gli unici capaci di vedere oltre la calunnia sono un candido “cavaliere del pane”, un giovane fabbro che vorrebbe forgiare il suo cuore e l’adolescente figlia del giudice (interpretata dalla giovanissima e brava Mikol Barletta), simbolo d’innocenza.

Un musical sensuale, possente, tragico, come il secolo cui si ispira, contiene in se gli elementi del thriller e della farsa, sostenuto da sedici attori e un’orchestra dal vivo, capaci di inondare il pubblico con una cascata di note,  torrente su cui corre la storia.

Glarona 1782 – Roma Teatro Brancaccio 2016.

     Quando il musical è tutta un’altra Storia.

 Valeria Monetti       Cristian Ruiz

L’ULTIMA STREGA

    Musical drama di

  Andrea Palotto e Marco Spatuzzi

   Ispirato da una storia vera

Con Giulio Corso

Con la partecipazione straordinaria di

SIMONE COLOMBARI e LORENZO GIOIELLI 

E Alessandro Tirocchi e Maurizio Paniconi (Colorado, Radio Globo/M100) nel ruolo dei giornalisti

insieme a un cast di grandissimi interpreti in cui spicca la giovanissima Mikol Barletta.

TEATRO BRANCACCIO 

Fino al 6 novembre

Dal giovedì al sabato ore 21, domenica ore 17

Prezzi da 39 a 23 euro

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