“ Scimmie come noi”, è un’opera del maestro dell’animazione transalpina François Laguionie del 1999, ambientata in un universo popolato da scimmie antropomorfe
“Il viaggio del principe” – realizzata da Laguionie insieme a Xavier Picard – ripropone di quel film il personaggio del Principe: non un sequel quanto una storia autonoma, che racconta l’incontro del vecchio Principe col giovane Tom e la scoperta di una nuova avanzatissima civiltà di primati, non perfetta come appare. “Il viaggio del principe” inizia con il protagonista che fa naufragio come un migrante su una spiaggia sconosciuta. Smarrito e ferito si consegna a chi lo soccorre, guardato a vista e spogliato di qualsiasi onore come un prigioniero.
Accolto da una etnia di scimmie che lo controllano con diffidenza, si occupano del principe due scienziati che sono stati banditi per aver sostenuto che le civiltà delle scimmie sono molte e non ne esiste solo una. Costoro hanno un figlio di nome Tom che instaura con il naufrago una solida amicizia. Insieme a Tom il vecchio principe scopre una città sontuosa, dotata delle tecnologie più innovative, ma anche i limiti di un gruppo che si crede l’unico sulla terra e ha un pessimo rapporto con la natura. La coppia di studiosi sogna che, grazie all’arrivo del principe, potrà dimostrare l’esattezza della tesi sull’esistenza di altri popoli come il loro. Le cose però non saranno così semplici perché l’Accademia di scienziati, davanti alla quale il principe si presenterà, farà della paura del diverso la sua forza e in fondo ha già deciso che non esista nulla di nuovo da conoscere…
Dietro le scimmie c’è ovviamente l’animale da cui discendiamo noi, così questo viaggio è una favola morale attraverso le difficoltà umane fra etnie, il rapporto distruttivo con la natura e le chiusure della scienza. Il vecchio principe è lo straniero che giunge in un mondo che lo respinge, tronfio e asserragliato in una metropoli costruita a spese della foresta. La rappresentazione di una flora incontaminata che si riprende i propri spazi suona come monito. “Il viaggio del Principe” tra luoghi di detenzione, strutture di cemento, sbarre e recinti che finiscono per essere scardinati e superati verso un ambiente più naturale e umano, è un film dallo spirito antirazzista ed ecologista, non solo per i piccoli. Nelle sale il 16 settembre, visivamente accuratissimo nel design dei personaggi e nei particolari, ha richiesto due anni e mezzo di lavoro e un team di oltre 150 persone.
Il viaggio del principe . Un film di Jean-François Laguionie, Xavier Picard Genere Animazione durata 77 minuti. Produzione Francia, Lussemburgo 2019. distribuito da Pier Francesco Aiello per PFA Films ed Emme Cinematografica. Uscita nelle sale: giovedì 16 settembre 2021