Nella capiente sala del teatro Brancaccio a Roma è stato presentato “Ragazzaccio”, la nuova fatica cinematografica di Paolo Ruffini, che l’ha scritta, diretta e prodotta.
Una folla di liceali ha seguito la proiezione con ondate di partecipazione emotiva: ora ridendo, ora sussurrando commenti, ora scoppiando in applausi di approvazione o disapprovazione sul comportamento dei personaggi.
Un successo giustamente sottolineato da Paolo Ruffini che ha illustrato così la sua creatura: “Ragazzaccio nasce durante il Covid-19, ma non parla del virus. Parla di qualcosa che succede parallelamente all’insinuarsi e all’esplodere della pandemia. Parla di come un bullo, e più in generale i ragazzi delle scuole superiori, abbiano vissuto questa sorta di reclusione forzata, e della portata enorme che tutto questo ha avuto su di loro. È un film dedicato a tutti quelli che almeno una volta si sono sentiti dire ‘È intelligente ma non si applica’. Perché io ne conosco tante di persone che si applicano ma non sono poi così intelligenti, e mi riferisco all’intelligenza emotiva, a quella che io riconosco come sensibilità. È dedicato anche a tutti quelli che a scuola si sentivano ripetere: ‘Ti butto fuori’. Perché i veri danni si fanno quando sei fuori, non quando sei dentro. Lo dedico a loro, perché io stesso ero uno di loro”.
Ruffini ha confidato di aver realizzato il film in una sola settimana: un record fuori del comune che testimonia come la storia fosse sentita dagli interpreti e dal regista visto che, girato in pieno lockdown, raccontava ciò che loro stessi stavano vivendo. Di alcune scene toccanti sulla preoccupazione per la salute dei propri cari e sul valore e caducità della vita – in particolare una interpretata da Massimo Ghini nel ruolo del padre del “ragazzaccio” – è stato detto che era “buona la prima”: cosa che indica quanto gli attori stessi si sentissero nei panni dei personaggi. Ruffini firma per il cinema un romanzo di formazione sulla figura di un adolescente problematico, sorprendendo anche nella nuova veste dedicata al sociale, di cui questo film non è la sola prova.
Il cast è ricco di nomi popolari e apprezzati come Giuseppe Fiorello, Massimo Ghini e Sabrina Impacciatore. I protagonisti sono Alessandro Bisegna e Jenny De Nucci, giovanissimi di talento, che interpretano con tratti delicati e ironici la sfortuna d’innamorarsi in pieno lockdown: proprio nel momento in cui era d’obbligo la reclusione e il tenersi a distanza. Ad impreziosire il film Ragazzaccio, l’omonimo brano originale realizzato da Francesco Sarcina, e la colonna sonora di Claudia Campolongo e Gianluca Sambataro. Alla fotografia e al montaggio i pluripremiati Tani Canevari e Claudio Di Mauro. Il film è prodotto da Vera Film con Minerva Pictures, l’Associazione Nazionale Dipendenze Tecnologiche Di.Te. di Giuseppe Lavenia, Simone Valenza, e distribuito da Adler Entertainment.
Regia di Paolo Ruffini. Un film con Alessandro Bisegna, Jenny De Nucci, Beppe Fiorello, Massimo Ghini, Sabrina Impacciatore. Genere Commedia, 2022, durata 100 minuti. Uscita cinema giovedì 3 novembre 2022 distribuito da Adler Entertainment.