Cinema. “Vacanze di Natale a Cortina”. La recensione

ROMA – A distanza di ventotto anni da “Vacanze di Natale”, grande successo cinematografico di fine anno 1983, torna ad essere ambientato a Cortina il cinepanettone prodotto da De Laurentis  e Christian De Sica indiscusso mattatore: “Vacanze di Natale a Cortina”, con la regia di Neri Parenti e la presenza dei fratelli Vanzina in veste di sceneggiatori.

La trama come al solito narra le “gesta” di un gruppo di personaggi dell’Italia di oggi che decide di trascorrere la vacanze natalizie a Cortina: tra di loro troviamo l’ingegnere del nord (Ivano Marescotti) che deve chiudere rapidamente  un accordo con un magnate russo per la fornitura del gas, non sapendo però che Lando (Dario Bandiera), il suo autista di origini siciliane da poco assunto grazie a una raccomandazione di un politico, rischia di far saltare tutto perché inizia una relazione con la moglie del tycoon; c’è Massimo (Ricky Memphis), pieno di invidia nei confronti del cognato perché quest’ultimo ha vinto 250 mila euro al gioco dei pacchi che inizia, insieme alla moglie Brunella, una guerra personale nei confronti della coppia all’apparenza più fortunata.
E non poteva mancare l’affermato avvocato romano Roberto Covelli (Christian De Sica), noto donnaiolo che per l’occasione decide di lasciare la sua ennesima amante e di non tradire mai più la moglie Elena (Sabrina Ferilli), non sapendo che da quel momento in poi una serie di equivoci lo porteranno a dubitare della fedeltà della moglie stessa.

Film che verrà consumato rapidamente durante le vacanze natalizie, e che sarà sicuramente campione d’incassi vista la non agguerritissima concorrenza – l’ultimo di Pieraccioni si mormora che sia pessimo – “Vacanze di Natale a Cortina” segna comunque un seppur minimo passo avanti rispetto ai  suoi predecessori: la sua comicità, seppur abbastanza banale e scontata, non raggiunge mai i livelli di volgarità tipici delle produzioni precedenti, soprattutto quelle di inizio millennio, che vedevano la presenza di personaggi inquietanti come i Fichi d’India, Massimo Boldi, Enzo Salvi.
Si ride quindi, ma si riesce anche a scorgere qualche lato non proprio edificante di noi italiani, come l’abitudine nell’andare in certi posti solo per farsi fotografare con il (presunto) vip di turno – vedi nel film la partecipazione di Alfonso Signorini, le contessa De Blanck e Emanuele Filiberto – insieme ad altri stereotipi tipicamente maschili – la paura di essere “cornificato”, o anche se non sei nulla d’eccezionale la straniera di turno cadrà ugualmente tra le tue braccia.
Quello in cui non riesce è nell’avvicinarsi al suo predecessore di inizio anni’80: era un film leggero e gentile “Vacanze di Natale”, nato dopo il grande successo di “Sapore di mare”, con volti ancora non molto noti ma più efficaci e, perché no, anche più simpatici.
Questo è una via di mezzo, tra ciò che è sempre stato un film di questo genere soprattutto negli ultimi anni e quello che magari vorrebbe diventare per evitare di essere frettolosamente archiviato e dimenticato dal 7 gennaio in poi.

Titolo originale: 
Vacanze di Natale a Cortina
Nazione: 
Italia
Anno: 
2011
Genere: 
Comico
Durata: 
113’
Regia: 
Neri Parenti

Vacanze di Natale a Cortina

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