BERLINO (corrispondente) – Alla Berlinale Special è stato presentato “Glück”, in italiano Felicità, lungometraggio di Doris Dorrei, la più quotata regista tedesca.
Il film è tratto dal libro “Un colpo di vento” di Ferdinand von Schirach (ed. Longanesi), storia d’amore con risvolto noir tra due emarginati che si incontrano, si innamorano, e cercano di difendere con ogni mezzo il loro sentimento e la loro felicità. Una felicità mai conosciuto prima, per la quale sono disposti a qualsiasi cosa, anche a farsi complici in un crimine. Sui muri, sulle fiancate degli autobus, nelle stazioni e sui vagoni della metro, per le strade, a Berlino, non si vedono altro che manifesti con il volto della nostra attrice Alba Rorwacher, protagonista del film.
La storia inizia nella Macedonia straziata dalla guerra, dove è nata Irina (Alba Rohrwacher). Alcuni soldati la violentano a casa sua, dove erano stati uccisi anche suo padre e sua madre. Irina traumatizzata fugge a Berlino e si avvia alla prostituzione. Sul marciapiedi incontra Kalle (Vinzenz Kiefer bellissimo attore tedesco, offerto anche in un nudo integrale quando viene perquisito dalla polizia) un ragazzo punk che vive dove capita. E’ colpo di fulmine e iniziano una nuova vita insieme in un piccolo appartamento dove, comunque, lei continua il suo “lavoro”. Tutto precipita quando un cliente di Irina muore d’infarto nel suo letto. Presa del panico lei scappa e quando Kalle rientra in casa e trova il corpo dell’uomo, ignorando le cause della morte, decide di tagliarlo a pezzi con un coltello elettrico e di seppellirlo dove ha seppellito il suo cane, per salvare Irina e non far finire la loro felicità. ..
Di Doris Dörrie abbiamo visto in Italia quasi tutti i film, una decina (il più recente “Kirschblüten – Hanami” del 2008), “Nella drammatica vicenda di Irina e Kalle quello che mi ha interessato – spiega la regista” . è il grande crimine ma anche la grande storia d’amore senza dover raccontare molto dei protagonisti. Sono delle persone che si vedono spesso camminare per Berlino, dove ci sono molti emarginati, ma loro non esistono realmente. Sono due falliti, dimenticati ai lati della strada”.