FilmFest Roma: stasera l’inaugurazione a rischio proteste

ROMA – I 100 autori non si sono accontentati degli annunci del governo.  Ieri sera, in fretta e furia, il Sottosegretario Gianni Letta ed il Ministro dei Beni Culturali Sandro Bondi, hanno indetto una conferenza stampa annunciando, appunto, “annunciando” che i previsti tagli ai fondi per lo spettacolo saranno ripristinati.

I 100 autori, reduci dall’occupazione della Casa del Cinema, all’insegna dello slogan: “Tutti a casa”, hanno già ringraziato il governo per l’improvviso e sospetto interessamento per il mondo del cinema, ma hanno ribadito che non rinunceranno a calcare il fiammeggiante red carpet dell’Auditorium questa sera, in occasione dell’inaugurazione del Festival.

Il colpo d’occhio sul tappeto rosso potrebbe riservare qualche sorpresa per la prima del film che inaugurerà il Festival, Last Night della regista irano-americana Massy Tadjedin, accanto alle splendide protagoniste del film, Keira Knightley ed Eva Mendes potrebbero sfilare, aggirarsi e manifestare attori, registi e sceneggiatori italiani ben decisi a far valere le loro ragioni in nome di tutti coloro che ruotano e lavorano nel non più tanto rutilante mondo del cinema. Anche la presentatrice ufficiale del Festival, Valeria Solarino, forse avrà qualche imbarazzo nel posizionarsi. Analogo discorso può farsi anche per il presidente della giuria, Sergio Castellitto, che ha già comunque manifestato il suo pensiero. Ha espresso con convinzione la sua adesione alle istanze portate avanti dai 100 Autori in questi giorni ed alle rivendicazioni del suo presidente, l’attore Giulio Scarpati.

L’atmosfera si è ancora più surriscaldata allorché, in queste ultime ore, la Direzione del Festival ha proposto di consentire l’accesso a cento manifestanti sul red carpet muniti di biglietto. Tale gesto è stato considerato dalle associazioni del cinema in agitazione come offensivo e non ricevibile. L’impressione è quella che sia il Governo che il Comune abbiano tentato la carta delle blandizie per non rovinare la festa alla Festa (del Cinema), appunto.

Comunque il Festival andrà avanti nonostante le proteste o, meglio, comprese quelle, obiettivamente sacrosante. Dal 28 ottobre al 5 novembre saranno presentati ben 146 prodotti cinematografici fra film di corto/medio/lungo metraggio e documentari ed opere sperimentali. I film italiani saranno 4 di autori emergenti: Gangor di Italo Spinelli, Io sono con te di Guido Chiesa, La scuola è finita di Valerio Jalongo e Una vita tranquilla di Claudio Cupellini. Non mancano opere e autori interessanti: dal film iraniano Dog Sweat al film su Facebook (The Social Network), dal film Rabbit Hole ove Nicole Kidman è produttrice e attrice al film italiano presente fra gli eventi speciali Le cose che restano di Gianluca Tavarelli etichettato come la naturale prosecuzione de  La meglio gioventù. Questo è il menù, ma intanto prepariamoci a vedere in quale clima si aprirà la kermesse.

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