Roma Film Fest. All’insegna del nuovo con il pubblico giurato

ROMA – Ok, credo ormai sia deciso: quest’anno c’è aria di cambiamento. Lo avevamo accertato già durante la conferenza stampa di Alice nella Città e possiamo dirlo anche dopo la conferenza della Festa del Cinema di Roma, avvenuta nella Sala Petrassi dell’Auditorium Parco della Musica. 

Presenti il Direttore Artistico Antonio Monda e Piera Detassis. A loro il compito, naturalmente, di illustrare le novità e il programma della Festa che prenderà il via il 16 ottobre e terminerà il 24. 

Andiamo subito al sodo. Quali sono le novità di quest’edizione?

E’ una festa, non più un festival. Questo significa che non ci saranno più premi, giurie, film in gara. Come lo stesso Direttore Artistico Monda ha affermato, tutti i 37 film (provenienti da 24 paesi diversi) che sono presenti hanno già vinto, perché sono stati scelti accuratamente per la loro bellezza, senza necessariamente essere film con temi delicati, importanti o scottanti. Semplicemente per la loro bellezza e qualità. 

Poco red carpet, altra scelta che a qualcuno, sicuramente, farà storcere il naso. Ma l’obiettivo è far emozionare il pubblico in sala davanti lo schermo, e non tramite la passarella dove sfilano le star in tiro. 

Annullare i premi, tutti. Tranne quelli del pubblico, che deciderà il film migliore della Festa. 

Il programma prevede tre fasce di eguale importanza: Retrospettive, incontri ravvicinati e Film. 

Tanti, anche, gli omaggi. 

Le retrospettive, curate da Mario Sesti, prevedono un approfondimento sul cinema di Antonio Petrangeli, sulla Pixar e su Pablo Larrain

Tanti, tantissimi incontri (decisamente migliori di un red carpet): Jude Law; Paolo Sorrentino (che presenterà la versione con quaranta minuti in più della Grande Bellezza ed un cortometraggio di quindici minuti); Renzo Piano; William Friedkin, il quale avrà modo di dialogare col maestro del brivido Dario Argento; Wes Anderson e Donna Tartt (vincitrice del Premio Pulitzer); Joel Coen e Frances Mcdormand; Todd Haynes; Paolo Villaggio

Per ciò che riguarda i film, molta soddisfazione per essersi assicurati in anteprima The Walk, il nuovo film di Zemeckis. Grande attesa anche per il documentario di Paul Thomas Anderson che si unisce, per l’occasione, con il suo fidato collaboratore nelle musiche, Jonny Greenwood (storico polistrumentista dei Radiohead). Truth sarà un film con un tema molto attuale, quello tra giornalismo e politica, e il confine sottile tra faziosità ed oggettività. Sarà presente anche End of the Tour, il film su David Foster Wallace, in particolare nel momento in cui lo scrittore creava la meraviglia che stupì il mondo, Infinite Jest. 

Tre film italiani presenti: Alaska di Cupellini, Dobbiamo parlare di Sergio Rubini e Jeeg Robot di Cupellini. 

Tanti omaggi, curati sempre da Mario Sesti. Quello a Pasolini, a Paolo e Vittorio Taviani e su Francesco Rosi. Per quest’ultimo, Matteo Garrone presenterà un film troppo dimenticato del regista, C’era una volta. Omaggio anche a Frank Sinatra, Luis Bunuel, Ingrid Bergman. Ci sarà il restauro di un film censurato, ovvero Odissea Nuda di Franco Rossi. Grandissima attesa anche per il documentario che racconta l’incontro tra Hitchcock e Truffaut (così com’è il famoso libro, forse il più bello sul mondo del cinema). 

Una grande festa, un momento di condivisione delle passioni cinematografiche. Nessuna sterile competizione, nessun premio in palio. Solo la voglia di restituire al pubblico presente un approfondimento sul panorama attuale cinematografico e su ciò che, in qualche modo, ha segnato la storia della settima arte. 

Non resta che darci appuntamento al 16 ottobre, e vivere insieme questi momenti magici. 

Condividi sui social

Articoli correlati