Cannes 69. “La Pazza Gioia” coinvolge il festival

CANNES  (nostro inviato) – Il regista di Livorno, la “ragazza di Ostia” e la “ragazza di Parigi” conquistano il Festival del Cinema di Cannes.

Lui è ovviamente Paolo Virzì che quei soprannomi ha dato a sua moglie Micaela Ramazzotti e a Valeria Bruni Tedeschi, protagoniste di La Pazza Gioia. La pellicola presentata oggi nella Quinzaine des realisateurs, la sezione parallela della kermesse di cui fanno parte anche Fai bei sogni di Marco Bellocchio e Fiore di Claudio Giovannesi, ha fatto tanto ridere e un po’ commuovere tutto il pubblico della croisette. Un’opera tutta al femminile, con la collaborazione di Francesca Archibugi alla scrittura, e con Valentina Carnelutti a completare il cast accanto alle due protagoniste.

“Un film avventuroso”, l’ha definito il regista, che con questo ultimo lavoro è  “tornato a casa”. È sulle colline toscane infatti che si trova Villa Biondi, la casa di cura con regole ispirate alla Legge Basaglia, dove incontriamo Beatrice Morandini Valdirana (Valeria Bruni Tedeschi) e Donatella Moretti (Micaela Ramazzotti), fragili, un po’ matte, dalla personalità opposta ma complementare. Beatrice è una signora borghese, ha mandato al diavolo il marito e le ville lussuose per inseguire l’uomo sbagliato e soffre di un delirio megalomane, sul cellulare ha il numero di George Clooney e quando può si fa chiamare ancora “contessa”. Trascinante e un po’ bipolare, anche ora che ha perso tutto per lei la gioia sono i pigiami di seta e i martini ben fatti. Non sopporta nessuno, tranne Donatella, l’ultima arrivata a Villa Biondi. È una madre single con un passato da tossica, mille insicurezze e mille rimorsi ma grazie al “bombardamento d’amore” di Beatrice riuscirà a trovare un suo equilibrio, lo troveranno entrambe. 

“Sentivo la necessità di esplorare il confine labile tra sanità e insanità mentale, immergendomi nel cuore di esistenze condannate allo stigma sociale della follia e della pericolosità – ha commentato Virzì – Attraverso quello sguardo ritenuto strano, di donne imperfette, emerge la fragilità, la miseria e a volte anche la ferocia delle nostre esistenze ritenute normali”.

La Pazza Gioia è un film che riesce a schivare ogni cliché e a coinvolgerti senza che tu te ne accorga. Non cerca la battuta scontata ma ti fa ridere, non scivola nel facile pietismo di chi racconta comunque una situazione di disagio psichico ma ti fa commuovere. La fuga dal manicomio in cui le protagoniste ritrovano loro stesse non scimmiotta Thelma & Louise nonostante l’auto d’epoca e il foulard in testa. La malattia mentale, il sessismo, il senso di comunità, le differenze di classe, la tutela dei minori, sono tutti temi delicati ma trattati con garbo. “Paolo Virzì sa scrivere per le donne. È uno dei rari registi che regala ai personaggi femminili diverse dimensioni, non solo la mamma o la malata come spesso succede, sa quello che vuole ma ha la generosità di ascoltare. – ha affermato Valentina Carnelutti che interpreta una psichiatra di Villa Biondi – Sul set abbiamo lavorato con felicità e penso che questa sia stata restituita a chi vede il film”. 

DATA USCITA: 17 maggio 2016

GENERE: Commedia , Drammatico

ANNO: 2016

REGIA: Paolo Virzì

ATTORI: Micaela Ramazzotti, Valeria Bruni Tedeschi, Anna Galiena, Valentina Carnelutti, Bob Messini, Tommaso Ragno

SCENEGGIATURA: Francesca Archibugi, Paolo Virzì

FOTOGRAFIA: Vladan Radovic

MONTAGGIO: Cecilia Zanuso

PRODUZIONE: Lotus Production con Rai Cinema in coproduzione con Manny Film

DISTRIBUZIONE: 01 Distribution

PAESE: Italia, Francia

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