CANNES – Capolavoro romantico che quando uscì sugli schermi conquistò il pubblico femminile, convinto di aver finalmente trovato un film con un tipo di donna come non se ne vedevano in quegli anni difficili del secondo dopoguerra.
È la storia d’amore di una giovane viennese che perde la testa per un pianista e se ne fa un’ossessione, con un finale tragico che non voglio svelare a chi non l’avesse visto.
Tratto da un racconto di Stefan Zweig, il film è diretto con mano felice dal tedesco Ophuls che riesce a creare intorno ai personaggi e alla loro storia di disperato amore un clima magico come non ti saresti aspettato. Il cinema spesso si compiace di sviluppare drammoni sentimentali che più angoscianti sono e meglio si pensa possano adescare il pubblico impreparato.
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Qui è il contrario, e la platea parteggia subito per l’ossessione amorosa della protagonista e ne segue gli sviluppi fino alla drammatica conclusione, pur apprezzandone i momenti, appunto, magici che la regia ha saputo valorizzare. Joan Fontaine è la brava protagonista perfettamente calata nel personaggio.
Cannes 12 luglio h. 13.00 SALLE BUNUEL
LETTER FROM AN UNKNOWN WOMAN 1H27de/by MAX OPHÜLS
Genere:Drammatico
Anno:1948
Regia:Max Ophüls
Attori:Joan Fontaine, Louis Jourdan, Mady Christians, Marcel Journet, Art Smith, Otto Waldis, Carol Yorke, John Good, Howard Freeman, Sonja Bryden, Leo B. Pessin, Erskine Sandford
Paese:USA
Durata:84 min
Distribuzione:UNIVERSAL
Sceneggiatura:Max Ophüls, Howard Koch
Fotografia:Franz Planer
Montaggio:Ted J. Kent
Musiche:Daniele Amfitheatrof
Produzione:UNIVERSAL INTERNATIONAL PICTURES, RAMPART PROD.