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Orso d’oro. “Cesare deve morire”: se l’arte rende liberi. Recensione. Trailer
ROMA - L’Orso d’Oro all’ultimo Festival del cinema di Berlino è un film sul riscatto e sulla libertà. Diretto da Paolo e Vittorio Taviani, “Cesare deve morire” racconta la storia di un gruppo di detenuti del carcere di Rebibbia a cui viene proposto di portare in scena la tragedia di Shakespeare “Giulio Cesare”.
Cinema Trevi. Rassegna su Rosaria Polizzi, regista e femminista
ROMA - «La storia delle donne in Italia e del femminismo non può essere studiata senza la conoscenza dell’opera e dei film della regista Rosalia Polizzi”.
"The woman in black". Storia di fantasmi con Daniel Radcliffe. Recensione. Trailer
ROMA - Gli ingredienti di The woman in black sono quelli classici di una storia di fantasmi: l’ambientazione nella tarda Inghilterra vittoriana, Arthur Kipps, ovvero un eroe introverso e in lutto, una casa vecchia, vuota e isolata, gli abitanti del villaggio superstiziosi ed ostili, un tragico passato da scoprire, e infine ovviamente dei bambini, che vedono cose che noi non vediamo e che si dirigono verso la finestra.
OSCAR 2012. “Una separazione”: miglior film straniero. La recensione
ROMA - Simin, una moglie, ha finalmente ottenuto per se e per la famiglia il visto per lasciare l’Iran, ma Nader, il marito, non ci sta, non vuole insegnare alla figlia dodicenne che è giusto fuggire, si rifiuta di lasciare lasciare la patria e di abbandonare il padre affetto da Alzheimer.
Tutti gli oscar 2012
LOS ANGELES . - 'The Artist' il dominatore degli Oscar 2012: la pellicola che fa rivivere l'era del muto, in bianco e nero e su schermo ridotto come volevano i canoni dell'epoca, si e' aggiudicata infatti i premi per il migliore film e per la migliore regia con Michel Hazanavicius, quello per il migliore attore protagonista con Jean Dujardin, primo francese a conquistare tale riconoscimento, e infine quelli per la migliore colonna sonora e i migliori costumi.
“The cuban wives”: un incredibile caso politico viaggia per i festival. Trailer
CANNES - Un incredibile caso politico, al quale speriamo il cinema dia una soluzione portandolo alla ribalta, è “The Cuban Wives”, film di Antonio Alberto Dandolo, che ricostruisce le vicende di cinque sventurati cubani in carcere negli Stati Uniti dal 1998, accusati (infondatamente e quindi ingiustamente secondo non soltanto i loro difensori) di attività antiamericane.
“Un giorno questo dolore ti sarà utile”: 17 anni e tanta voglia di una vita diversa. Recensione. Trailer
ROMA - Dimenticate Il giovane Holden. Dimenticate il personaggio di Salinger stampato come un marchio sulla locandina di Un giorno questo dolore ti sarà utile, il nuovo film di Roberto Faenza tratto dal romanzo omonimo di Peter Cameron.
Rendez-vous. Appuntamento con il nuovo cinema francese
ROMA - La seconda edizione di “Rendez-vous - Appuntamento con il nuovo cinema francese”, si svolgerà a Roma dal 17 al 22 aprile 2012 organizzato dall’Institut français Italia in collaborazione con Unifrance su iniziativa dell’Ambasciata di Francia in Italia e del suo nuovo rappresentante Alain Le Roy.
Hysteria. Esilarante film sull'invenzione del vibratore. Recensione. Trailer
Hysteria ci porta nella Londra del 1880, in cui il giovane dottor Granville, promotore della
nuova scienza medica, si scontra con una classe medica vecchia e bigotta, tanto che per lavorare
deve rivolgersi a degli studi privati, finendo a fare l’assistente al Dr. Robert Dalrymple,
specializzato nella cura dell’isteria. L’Hysteria era allora una facile diagnosi, a cui si ricorreva
indiscriminatamente e che finiva con il comprendere i più diversi sintomi femminili. Una delle
cure previste, fin dal II sec. a.c., era la frizione costante dei genitali femminili, applicata da mani
sapienti di medici zelanti, fino al raggiungimento di quello che noi chiameremmo orgasmo, ma che
nell’Inghilterra vittoriana, in cui alle donne non era riconosciuta la possibilità di provare piacere,
veniva chiamato con termine medico, parossismo.
l giovane dottor Granville si butta a capofitto in questa nuova occupazione e le sue capacità
terapeutica attira subito una nuova e scelta clientela. Ma portare metà delle donne di Londra al
parossismo può essere faticoso e al povero Robert vengono i crampi alle mani: per fortuna in suo
aiuto interviene Lord Edmund, novello Wilde, che applica al problema tutte le sue conoscenze
tecnologiche. Nasce così il martello di Granville.
Hysteria è una commedia brillante e spassosa, con una sceneggiatura che, pur riprendendo fatti
realmente accaduti, si concede il gusto di sottili doppi sensi, senza mai cadere nella volgarità, e
non era facile dato l’argomento. Gli attori sono bravi, a partire da Hugh Dancy, ottimo nella parte
dell’uomo di scienza imbranato.
Hysteria è un vero e proprio film in costume, ben ricostruito, che descrive il secolo del progresso
scientifico e sociale, dove i diritti delle donne sono come i germi, esserini invisibili scoperti da
poco e guardati con scetticismo dai più. E’ fin da quando Ippocrate attribuì l’isteria a migrazioni
dell’utero che la storia di questa malattia è legata a quella dei diritti delle donne, e la piccola
isteria, qui descritta, non andrebbe confusa con quella che veniva chiamata Grande isteria, che
comprendeva sintomi assai più gravi e che fino alle scoperte di Freud e Breuer poteva essere curata
anche con la rimozione chirurgica dell’utero, come viene pure ricordato.
Il film ha la struttura di una commedia romantica, aspetto su cui i maschietti sapranno
soprassedere dato l’argomento, che solo chi è affetto da pruderie definirebbe scabroso, anche se
comunque non vi consigliamo di vedere il film insieme alla cara e vecchia zia suora.
CAST ARTISTICO
Hugh Dancy ... Dr. Mortimer Granville
Maggie Gyllenhaal ... Charlotte Dalrymple
Jonathan Pryce ... Dr. Robert Dalrymple
Felicity Jones ... Emily Dalrymple
Rupert Everett ... Lord Edmund St. John-Smythe
Sheridan Smith ... Molly the Lolly
Cast tecnico
Diretto da Tanya Wexler
Scritto da Stephen e Jonaha Lisa Dyer
Costumi: Nic Ede
Scenografia: Sophie Becker
Fotografia: Sean Bobbit
Montaggio: Jon Gregory
A Torino proiezione di "Cantacronache. 1958-1962. Politica e Protesta in Musica"
TORINO - Stasera giovedì 23 febbraio alle ore 20.30 presentazione, in anteprima per Torino, del documentario "Cantacronache. 1958-1962: Politica e Protesta in Musica" di Michele Bentini, Sandra Cassanelli, Liviana Davì, Elisa Dondi, Rossella Fabbri, Chiara Ferrari, Sara Macori, Alice Tonini.