Festival Roma 9. Duetti d’autore. Folla da stadio per Carlo Verdone e Claudia Gerini. Video

ROMA (nostro inviato) –  La Presidente dei giornalisti cinematografici Laura Delli Colli, aggirandosi nello stand del Lotto, si chiedeva come avrebbe contenuto gli inviati stampa.

Le si leggeva in volto la preoccupazione che non tutti potessero assistere al duetto di Verdone e della Gerini: folla da stadio, conferma del successo di “PiùTuaRoma”, manifestazione voluta dal gioco per l’arricchimento culturale delle città attraversate dalla ruota. Sfogliando la guida arancione di PiùTuaRoma, in distribuzione al festival, Laura Delli Coli ha commentato: “E’ una perla questo vademecum realizzato dal Lotto . Sono riusciti a scoprire che Anna Magnani è l’attrice che ha ricevuto più Nastri d’Argento in assoluto, cioè cinque volte”. Chi ha potuto accaparrarsi l’agendina, corredata di numeri da giocare, sappia di aver con se un raro Picasso degli opuscoli, zeppo di significati e informazioni sconosciute persino agli addetti ai lavori. Ad esempio: ricordate qual era la sigla del taxi, nel film interpretato da Albero Sordi, “Il tassinaro”? Ebbene, la guida lo dice: Zara 87. 

Ecco arrivare Claudia Gerini, in golfino bordò e gonna a portafoglio, che saluta e abbraccia Franco Mariotti, noto direttore artistico di Primo Piano sull’autore, membro del direttivo del SNGCI, il sindacato dei cinegiornalisti. La Gerini e Mariotti sono legati da lunga amicizia. Rivolto ai presenti Franco Mariotti ha giustamente osservato: “Claudia é diventata più bella, il tempo le dona”. Infine Verdone, tra urla di giubilo e tifo da stadio. Flash e telecamere, telefonini, tablets, straordinaria calca che attraverso televisori a circuito interno e altoparlanti  è riuscita a seguire il grande “Duetto d’autore”. La prima domanda  di Laura Delli Colli è sul loro rapporto con Roma. 

Carlo Verdone: “La mia visione di Roma non è come quella di Sorrentino – senza traffico, senza parcheggi, metafisica – non la vedrei così neanche se la facessero tutta pedonale!” Risate e battimani tra i presenti. Per definirla ha usato un aggettivo francese,  “Roma è délabré”, che significa in rovina, anche se in bocca all’attore la definizione suonava bonaria. Verdone ha indugiato sulle innegabili radici culturali del problema, uno scarso senso civico, una sorta di disfattismo, nel quale c’è stretta connivenza tra i politici e i cittadini. Non poteva mancare un discorso su “Viaggi di nozze”,  film con il proverbiale ‘O famo strano, entrato nel linguaggio comune. Verdone ha detto: “Anche grazie a Claudia ho fatto determinati film: Viaggi di nozze ne è un esempio, dove siamo stati così tragicamente veri nell’esprimere il vuoto pneumatico, la noia e l’ignoranza di certi personaggi”. Poi si è lanciato nell’imitazione applauditissima di macchiette note ed episodi salienti della loro carriera insieme. Claudia Gerini dal canto suo: “Carlo per me è più di un regista, noi due abbiamo un rapporto profondo: gli chiedo sempre consigli. Tra i film fatti insieme non posso dire di averne uno preferito, ma voglio bene a ‘Sono pazzo di  Iris Blond’ perché è il più malinconico”. 

Carlo Verdone è stato membro della giuria, insieme a Lina Wertmuller e Daniele Luchetti, dei provini organizzati da Lottomatica per cercare una nuova star per il cinema. Non potevano mancare tra i presenti, molti dei quali aspiranti alla settima arte, le domande sul mestiere dell’attore. Secondo Verdone: “Quello che conta sono le esigenze del periodo, un viso che funziona, ma soprattutto la gestualità, anche se un attore non può mai essere sicuro… chi decide è il pubblico”. Secondo Claudia Gerini. ““Io ho fatto tanti provini mentre studiavo all’università, fino ad arrivare al ruolo di Jessica in Viaggi di nozze. Anche se quello non è stato un vero e proprio provino: sono contate la passione per la musica, io per il basso e Carlo per la batteria e qualche lettura insieme. Dà lì, la mia vita è cambiata”.

Carlo Verdone e Claudia Gerini – ‘O famo strano

 

 

 

 

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