Festa cinema Roma. Che cominci…

ROMA (nostro inviato) –   Ci siamo, venerdì 16 ottobre parte la decima edizione della Festa del Cinema di Roma. Sottolineo “festa” perché questo è il modo in cui torna a chiamarsi. Rientro intelligente alle origini, quello del nome.

Attribuisce alla manifestazione la connotazione popolare giustificata dal clima in cui si svolge, dall’afflusso e dalla vastità del suo perimetro, dalla scelta dei film e quest’anno anche dal fatto che la giuria è lo stesso pubblico in sala. Opzione che distingue la capitale dagli altri festival, che riserverà indicazioni e sorprese: in definitiva un bene perché non è detto che i paludati addetti ai lavori al Lido di Venezia sappiano sempre premiare i migliori, per fare un esempio “Philomena” di Stephen Frears lì è stato sicuramente snobbato perché  “popolare”…  come potrebbe esserlo un romanzo di Balzac.  

La Festa del Cinema di Roma  si svolgerà dal 16 al 24 ottobre 2015. L’ultimo giorno  sarà dedicato alle repliche dei film. Come avviene dal  2006, la struttura firmata da Renzo Piano, il Parco della musica, con le sue belle sale, alcune grandiose,  ospiterà  proiezioni, incontri, mostre, eventi, convegni. I 1300 mq del viale che conduce alla Cavea si trasformeranno in uno dei più grandi red carpet al mondo. Ma la Festa coinvolgerà anche il resto della Capitale. Vedere un film in questi spazi non è come vederlo in una sala qualunque: c’è un clima irripetibile, la gente fa il tifo e batte le mani a registi ed attori con  molta passione, a volte anche quando i lungometraggi sono brutti. Il senso di comunione che si respira è unico, e non si tratta solo di divismo.

Nel 2015 le opere della selezione ufficiale sono 37, comprendono film, documentari e serie tV.  Gli italiani nella selezione ufficiale sono quattro: “Alasha”, un melò di Claudio Cappellini; “Dobbiamo parlare” una commedia di Sergio Rubini; “Lo chiamavano jeeg robot” di Gabriele Mainetti e “Registro di classe – parte prima 1900-1960”, un documentario sulla scuola di Gianni Amelio e Cecilia Pagliarini.

Molto attesi sono The walk di Robert Zemeckis, storia del funambolo francese Philippe Petit; Truth, un film drammatico  sul “Rathergate” con Cate Blanchett e Robert Redford,  quello sui presunti favoritismi ricevuti da George W. Bush per non fare il militare in Vietnam; The end of the tour di James Ponsoldt, sullo scrittore David Foster Wallace .

Sarà proiettato  il documentario Junun, girato dal grande regista statunitense Paul Thomas Anderson in India insieme al chitarrista dei Radiohead Jonny Greenwood. In programma retrospettive dedicate ai film d’animazione della Pixar e ai registi Antonio Pietrangeli, Pablo Larraín e una serie di proiezioni speciali in omaggio, tra gli altri, a Pier Paolo Pasolini, Ettore Scola, i fratelli Taviani e Stanley Kubrick.Tra gli ospiti l’attore Jude Law, i registi Wes Anderson, Joel Coen (insieme alla moglie e attrice Frances McDormand) e Paolo Sorrentino.


Ma chi sono gli artefici della grande festa?

Il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Cinema per Roma è composto da Piera Detassis (Presidente, in rappresentanza del Comune di Roma), Laura Delli Colli (in rappresentanza della Regione Lazio), Giancarlo Cremonesi (Camera di Commercio), Carlo Fuortes (Musica per Roma), Roberto Cicutto (Istituto Luce Cinecittà). Antonio Monda è il Direttore Artistico, Lucio Argano il Direttore Generale.

Piera Detassis – giornalista, saggista e critica cinematografica, direttore del mensile Ciak – è la Presidente della Fondazione Cinema per Roma. Antonio Monda – scrittore e docente universitario, curatore di celebri retrospettive presso le più prestigiose istituzioni culturali americane – è il Direttore Artistico della Festa del Cinema di Roma. Lucio Argano – docente universitario, saggista, esperto di gestione della cultura, attualmente Presidente della Commissione Teatro del MiBACT – è ilDirettore Generale della Fondazione Cinema per Roma. 

I nuovi membri del Comitato di selezione sono:

Richard Peña, Direttore Artistico del New York Film Festival dal 1988 al 2012, professore di Storia del Cinema e Cinema Latino-Americano in alcune tra le più rinomate università degli Stati Uniti d’America (Harvard e Columbia, fra le altre). Ideatore con Antonio Monda di “Open Roads”, la più importante rassegna di cinema italiano al mondo che si svolge ogni anno al Lincoln Center di New York.

Giovanna Fulvi, grande esperta di cinema asiatico, tra i programmatori del Festival di Toronto. In passato ha lavorato anche per il Festival di Rotterdam.

Alberto Crespi, giornalista e critico cinematografico. Dal 1995 è fra i conduttori della trasmissione radiofonica “Hollywood Party” e continua a collaborare per numerose riviste di cinema. Critico cinematografico per “L’Unità” dal 1978.

Alessia Palanti lavora alla Columbia University di New York occupandosi, fra l’altro, di cinema e cultura italiana.

Francesco Zippel è giornalista, regista e componente del Consiglio di Amministrazione dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico”. È inoltre autore di programmi televisivi e documentari. 

La manifestazione è organizzata da Fondazione Cinema per Roma e promossa da Roma Capitale,Regione Lazio, Città Metropolitana di Roma Capitale, Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Roma, Istituto Luce Cinecittà, Fondazione Musica per Roma. Il Main Partner è BNL Gruppo BNP Paribas. I Partner Istituzionali sono Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Ministero dello Sviluppo Economico, ICE – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane. 

E non dimentichiamo che a luglio 2015 la Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco ha candidato Rome City of Film nel Network Unesco delle Città Creative.

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