Charlotte Salomon (Berlino 1917 – Auchswitz 1943) è stata una pittrice di origini ebraiche, vittima dell’Olocausto. Da molti è considerata la prima graphic novelist della storia. Una delle artiste più originali e pionieristiche del ‘900. La sua opera “Vita? o Teatro?” – circa ottocento lavori che ripercorrono la sua biografia, composti dal 1941 al 1943 in Francia dove cercava di nascondersi dai nazisti, da lei poi affidati a un amico perché li portasse in salvo – hanno uno stile innovativo che potremmo paragonare alla graphic novel contemporanea in cui pittura, fumetto, cinema e teatro si fondono, trasmettendo una istintiva toccante drammaticità.
“Charlotte” di Tahir Rana ed Eric Warina , film d’animazione presentato alla festa del Cinema di Roma, si propone di raccontare la biografia di quest’artista tedesca che, malgrado il periodo storico in cui visse, combatté strenuamente per affermare il proprio talento. E’ un film visivamente coinvolgente, le cui scelte grafiche riecheggiano lo stile originale della pittrice, illuminano le sue opere, caratterizzano i personaggi in maniera univoca. Scenografie, scelte cromatiche, offrono allo spettatore un emozionante racconto, nel rispetto dei disegni che Charlotte Salomon ci ha consegnati. E’ un film nel quale, anche oggi, la protagonista pare raffigurarci la sua esistenza.
Le scene in cui le opere di Charlotte Salomon prendono vita, nascono da un rigoroso lavoro di documentazione sulle sue tecniche e dal consulto della Charlotte Salomon Foundation. Non riguardano solo l’estetica ma anche la sostanza dei fatti, tengono conto di una Charlotte immaginifica, che nel film dice come i suoi dipinti biografici siano memoria di “quello che è successo, o che magari non è successo ma che non per questo è meno vero”. Il film d’animazione accenna alla morte del nonno di Charlotte Salomon: nel 2015, l’editore francese Le Tripode pubblicò una lettera di 35 pagine in cui la Salomon confessava di averlo avvelenato, ma nei fatti non si sa cosa sia vero e cosa no.
Tutto il lavoro di Charlotte Salomon si muove sul confine tra realtà e finzione. Di temperamento sensibile, segnata da una famiglia nella quale alcuni suoi consanguinei cercarono il suicidio, soffrì lei stessa di depressione. Fu l’amore per l’arte a salvarla e a permetterle di tirare avanti nonostante la tortura e la segregazione del periodo in cui si trovò a vivere. Purtroppo nell’ottobre del 1943, poco dopo essersi sposata ed incinta di sei mesi, fu catturata dalle SS e portava ad Auschwitz dove morì in una camera a gas, il giorno stesso del suo arrivo.
Genere:Drammatico
Anno:1981
Regia:Frans Weisz
Attori:Brigit Doll, Derek Jacobi, Elisabeth Trissenaar, Brigitte Horney, Max Croiset, Peter Capell, Buddy Elias, Lous Hensen, Eric Vaessen, Maria Machado
Paese:Germania
Durata:95 min
Formato:NORMALE
Distribuzione:INDIPENDENTI REGIONALI (1987)
Sceneggiatura:Frans Weisz, Judith Herzberg
Fotografia:Theo van de Sande, Jerzy Lipman
Montaggio:Clarissa Ambach
Musiche:Egisto Macchi
Produzione:FILMKUNST BERLIN, BBC LONDON, RAI