RoFF17. Al regista Fatih Akin il Premio Kinéo e GCHR Movie for Humanity Award

ROMA – l celebre regista tedesco Fatih Akin, regista del Rheingold (2022), si aggiudica il Premio Kinéo e GCHR Movie for Humanity Award per il suo impegno costante nella difesa dei diritti umani – come testimonia anche il suo precedente film Il Padre (2014), sul genocidio degli Armeni.

Il Premio Kinéo, diretto da Rosetta Sannelli, presidente dell’Associazione Culturale Kinéo, che quest’anno ha compiuto i suoi primi 20 anni, è stato istituito nel 2002 per iniziativa del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. 

Il primo premio Kinéo per i diritti umani, invece, fu assegnato nel 2008 a Natalie Portman per il suo sostegno concreto alla Fondazione di Jane Goodall attiva nel diritto alla scolarizzazione delle bambine e giovani africane, lasciate indietro a favore dei maschi. Nel tempo il Kinéo MHA è stato attribuito al film Francesco di Evgeny Afineevsky, a Katerine Waterston per il suo impegno assieme a Jude Law per i più indigenti durante la pandemia. Lo scorso anno il riconoscimento è andato a Cinzia Angelini, regina dell’animazione a Hollywood, per il corto di animazione Mila.

Nell’ambito delle diverse categorie del cinema italiano, internazionale e dell’audiovisivo in generale, infatti, un particolare prestigio internazionale lo rivestono due riconoscimenti il Green&Blue Award in collaborazione con UNESCO, a difesa dell’Ambiente e il Movie for Humanity Award, assegnato ogni anno, nelle capitali del cinema in occasione dei massimi festival o eventi, a personalità artistiche di fama internazionale, che si sono distinte attraverso il mezzo cinematografico nella tutela dei diritti umani a favore dei più deboli e in ogni parte del mondo.

Da quest’anno è stata avviata una proficua e stabile collaborazione tra Kinéo e Global Campus of Human Rights, concretizzatasi nella realizzazione di un progetto speciale sostenuto e finanziato dal MIC. 

Il Global Campus of Human Rights è il più esteso network internazionale di università specializzate negli studi e nella formazione post-laurea sui diritti umani e sulla democrazia. Infatti, la rete di cui si compone il Global Campus, in più di vent’anni di educazione d’eccellenza, annovera circa 100 prestigiose università e offre opportunità di formazione a studenti talentuosi ed impegnati nella promozione dei diritti umani in tutto il mondo. 

Dignità, libertà, democrazia, uguaglianza, stato di diritto e rispetto dei diritti umani sono i principi sui cui si fonda la visione del Global Campus of Human Rights. 

Ad oggi Global Campus ha formato oltre 4.200 studenti attraverso i programmi di Master, più di 6000 attraverso corsi di formazione, seminari, workshops specializzati su tematiche o target professionali specifici, e più di 10.000 partecipanti attraverso attività di formazione offerte on-line. 

Tra le attività di maggior impatto sviluppate presso la sede centrale del Global Campus a Venezia e afferenti ad una delle aree strategiche di sviluppo del network – quella del rapporto tra arti visive e diritti umani – vi è in particolare la Summer School in Cinema, Human Rights and Advocacy, che si svolge a Venezia in concomitanza con la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica.

Il Global Campus è attivo nell’instaurare collaborazioni finalizzate a valorizzare il ruolo strategico che rivestono il cinema e l’audiovisivo nella promozione e nella tutela dei diritti umani. In particolare, si prefigge di integrare organicamente le conoscenze, le competenze e le azioni sulla materia dei diritti umani, coinvolgendo autori, artisti e studiosi in un lavoro di confronto e approfondimento e coinvolgendo larghe fette di popolazione, soprattutto quelle più giovani, in un processo di comprensione sistemica e integrata delle narrazioni legate al mancato rispetto dei diritti umani e delle iniziative comuni da intraprendere per assicurarne il rispetto a livello globale.

Dopo la Festa del Cinema di Roma, la tappa successiva sarà Los Angeles dove, nel corso dell’ITTV film Festival ideato e organizzato da Valentina Martelli e Cristina Scognamillo, sarà assegnato il Kinéo e GCHR Award a un personaggio del Cinema o della TV interpreti di film o serie che affrontano il tema diritti umani o personalmente attivi in questo campo. I successivi trofei saranno consegnati nel 2023, al Festival di Berlino e al Festival di Cannes.

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