Presentato in diretta streaming dal Presidente Roberto Ciccutto e dal direttore Alberto Barbera il programma dell’80esima edizione della mostra cinematografica di Venezia.
Roberto Ciccuto ha sottolineato che Venezia anche questa volta ha garantito uno svolgimento ricco con titoli internazionali importanti malgrado le turbolenze dovute allo sciopero e alla meteorologia. Una Mostra proiettata nel futuro, non spaventata dai cambiamenti tecnologici, di linguaggio e da intelligenze diverse dalla nostra, delle quali invece si occupa, ha aggiunto.
“Se pensiamo solo agli ultimi quattro anni, ha continuato, al Covid, alle emergenze drammatiche che si sono verificate:la guerra Russia Ucraina, alle proteste e alla repressione in Iran per i diritti umani, la libertà soprattutto delle donne, gli artisti e i registi che hanno tentato di zittire, il ritorno dei talebani in Afghanistan, la Mostra ha sempre saputo mettere nel proprio bagaglio temi importanti che la Biennale non solo non ignora, ma ha il dovere di documentare, approfondire e aiutare quando può”.
Alberto Barbera ha annunciato il programma di Venezia 80: tra i nomi italiani in Concorso Comandante di Edoardo De Angelis con Pierfrancesco Favino, il film d’apertura in sostituzione di Challengers, rinviato a causa degli scioperi in corso negli Stati Uniti. Con Comandante sono sei in tutto i film italiani in gara per il Leone d’oro: Io Capitano di Matteo Garrone; Finalmente l’alba di Saverio Costanzo; Enea, opera seconda di Pietro Castellitto, anche protagonista insieme a Benedetta Porcaroli; Lubo di Giorgio Diritti; Adagio di Stefano Sollima ancora con Favino, Toni Servillo, Valerio Mastandrea.
E ancora due film italiani in concorso nella sezione Orizzonti: Invelle, primo lungometraggio di animazione di Simone Massi, e Una sterminata domenica di Alain Parroni. A Orizzonti Extra anche, unico film italiano, l’opera prima dell’attrice Micaela Ramazzotti, dal titolo Felicità.
Alberto Barbera ha chiarito che l’impatto dello sciopero degli attori e degli autori sul cartellone di Venezia 80 è stato modesto. Il solo film perso è stato il bellissimo film di Luca Guadagnino, Challengers, rimandato ad aprile 2024. Tutti gli altri film americani sono confermati e il tappeto rosso non sarà sguarnito.
La Mostra di Venezia quest’anno accoglie i nuovi film di Woody Allen Coup de Chance e di Roman Polanski The Palace, un atto controcorrente, disposto a rintuzzare ogni polemica, che anche in questa occasione distingue lo spirito del Lido.
Di seguito i titoli in corsa per il leone d’Oro
Comandante di Edoardo De Angelis;
Bastarden (The Promised Land) di Nikolaj Arcel;
Dogman di Luc Besson;
La Bête di Bertrand Bonello;
Hors-Saison di Stéphane Brizé;
Enea di Pietro Castellitto;
Maestro di Bradley Cooper;
Priscilla di Sofia Coppola;
Finalmente l’Alba di Saverio Costanzo;
Lubo di Giorgio Diritti;
Origin di Ava Duvernay;
The Killer di David Fincher;
Memory di Michelle Franco;
Io Capitano di Matteo Garrone;
Aku Wa Sonzai Shinai (Evil Does Not Exist) di Ryūsuke Hamaguchi;
Zielona Granica (The Green Border) di Agniezska Holland;
Die Theorie Von Allem di Timm Kröger;
Poor Things di Yorgos Lanthimos;
El Conde di Pablo Larraín;
Ferrari di Michael Mann;
Adagio di Stefano Sollima;
Kobieta Z… (Woman Of) di Małgorzata Szumowska e Michał Englert;
Holly di Fien Troch.