L’educazione di Matteo Messina Denaro, figlio minore del boss Gaetano e capo di Cosa Nostra, nel film “Iddu” (Lui) di Antonio Piazza e Fabio Grassadonia, viene sintetizzata nella decisione del padre di sceglierlo come delfino per la capacità di Matteo di sgozzare una pecora senza indugi. In questa cultura cresce il futuro mafioso.
L’ex politico Catello Palumbo (ispirato ad Antonio Vaccarino, ex sindaco di Castelvetrano che scriveva a Messina Denaro per conto dei servizi segreti), chiamato “il preside”, a sottolineare il livello di istruzione più elevato, appena esce dal carcere, dove è finito per i troppi legami di malaffare, riceve dai servizi segreti un’offerta che, sommerso dai debiti, non potrà rifiutare: stanare Messina Denaro e renderne possibile la cattura, attraverso una corrispondenza a base di pizzini. Il piano andrà in porto?
Da questa domanda nasce la trama di Iddu, diretto da Piazza e Grassadonia, che dopo essere stato in concorso a Venezia arriva nelle sale italiane il 10 ottobre. I due registi avevano più volte dichiarato che ciò che aveva fatto la differenza nel loro film è stato l’imbattersi nei pizzini di Messina Denaro. Pizzini che lo rivelavano scrittore capace di modulare il suo tono rispetto all’interlocutore.
In particolare, il carteggio con l’ex sindaco, evidenziava il narcisismo di Denaro che – come accade a molti carcerati – era diventato un accanito lettore di romanzi, anche classici e universalmente stimati. Singolare tratto della personalità in contrasto con quella del boss semianalfabeta.
Purtroppo l’eccessiva letterarietà e ripetitività dell’intreccio finisce per rendere poco credibile quello che poteva essere uno scavo interessante su personaggi sui quali il cinema non aveva ancora detto molto. La situazione ha una cadenza di pièce teatrale più che di vita vera. Sebbene giganteggi la non facile interpretazione di Elio Germano, che ha dato più volte prova delle sue capacità interpretative e in questa occasione le conferma.
Iddu – L’Ultimo Padrino (2024) – Un film di Antonio Piazza, Fabio Grassadonia con Toni Servillo, Elio Germano, Daniela Marra, Barbora Bobulova, Giuseppe Tantillo. Genere Drammatico durata 130 minuti. Produzione Italia 2024. Uscita nelle sale: giovedì 10 ottobre 2024