VENEZIA (nostro inviato) – Molto bello il film su Giacomo Leopardi di Mario Martone. Il regista ripercorre la vita del poeta dall’infanzia: figlio del conte Monaldo, fu un bambino prodigio cresciuto sotto lo sguardo implacabile del padre, in una casa ricca, dove esisteva una delle biblioteche più vaste e fornite dei tempi, che per lo sfortunato Giacomo rappresentò il piacere più grande dell’esistenza.
Malato fin da piccolo, Leopardi si applicò allo studio con voracità e gioia, indirizzandovi tutte le energie che la precaria salute gli lesinava. La sua mente solcava vasti spazi, con sensibilità virtuosa, muovendosi in una casa stretta come una prigione, sognando l’universo che era fuori. Il padre e lo zio avrebbero voluto diventasse prete, affatto contenti delle amicizie in odore di “rivoluzione” con le quali si trovava a suo agio.
In Europa avvenivano grandi cambiamenti e Giacomo, sentendosi soprattutto italiano e non cittadino di Recanati, cercava disperatamente contatti con la realtà esterna. A 24 anni finalmente lasciò la provincia, sorretto dall’affezionato amico Ranieri. Andò a Roma e a Napoli, l’alta società gli aprì le porte, ma la sua intelligenza superiore, le sue inferiori condizioni fisiche, non gli diedero tregua. Si adattò anche al nuovo mondo con fatica.
Il film percorre senza retorica le fasi della vita del poeta, evidenziandone la profondità dei pensieri, con la recitazione, da parte di un bravissimo Elio Germano, di intere poesie, per altro nemmeno le più facili e popolari. Il film di Mario Martone è molto di più di una biografia: grazie alle riflessioni leopardiane è una meditazione sulla precarietà della vita, l’importanza dell’amore, la condizione dell’umana infelicità e la luce per uscire dal tunnel, la meraviglia della giovinezza, nonché, persino, la dolcezza della morte. A ciò va aggiunto che essendo il primo film su un poeta tanto complesso e doloroso, Martone ha dimostrato coraggio.
Un film che non è escluso possa vincere il Leone d’oro, anche se a metà Mostra dirlo è un azzardo. Bravo il regista, gli attori, i fotografi, gli scenografi, i costumisti, bravi tutti. Un’opera misurata, il cui equilibrio e profondità dovrebbe portare buoni frutti. Il fatto che sia italiano non c’entra niente.
DATA USCITA: 16 ottobre 2014
GENERE: Biografico, Storico
ANNO: 2014
REGIA: Mario Martone
- ATTORI: Elio Germano, Isabella Ragonese, Michele Riondino, Massimo Popolizio, Edoardo Natoli, Anna Mouglalis, Valerio Binasco, Paolo Graziosi
- FOTOGRAFIA: Renato Berta
- MONTAGGIO: Jacopo Quadri
- MUSICHE: Sascha Ring, Gioacchino Rossini
- PRODUZIONE: Palomar, Rai Cinema, Ministero per i Beni e le Attività Culturali (MiBAC)
- DISTRIBUZIONE: 01 Distibution
- PAESE: Italia
- DURATA: 137 Min