Venezia 72. “Everest”. La scalata del ’96, dove morirono otto alpinisti. Recensione. Trailer

LIDO DI VENEZIA (nostra inviata) –  “Alla fine è sempre la montagna a vincere”.

Il percorso è sofferenza, l’arrivo è la panacea ma l’importante è riuscire a tornare a casa. Everest, il film che inaugura la 72esima edizione della Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia racconta la lotta dell’uomo contro la natura. Se Venezia 70 ha sperimentato l’assenza di gravità con un George Clooney astronauta e l’uomo uccello di Birdman ha aperto la scorsa edizione del Festival, il film dell’islandese Baltasar Kormakùr racconta un altro vuoto e abbassa le temperature. 

Il  lungometraggio ricostruisce la spedizione sul monte Everest del 1996, quando un’improvvisa bufera di neve sorprese una cordata uccidendo otto alpinisti. Nel cast, Jake Gyllenhaal, Jason Clarke, Robin Wright, Sam Worthington, Emily Watson, Jason Clarke, Keira Knightley e Josh Brolin.

Il monte Everest non è altro che la vetta più alta e famosa della Terra con i suoi 8.848 m di altitudine. Dal 29 maggio del 1953, ovvero da quando il neozelandese Edmund Hillary e lo Sherpa Tenzing Norgay arrivarono fino in cima, oltre 5000 persone sono riuscite a scalarla, mentre più di 220 hanno perso la vita nel provarci. Tra queste anche alcuni dei protagonisti del film di Kormákur, ambientato nel mese di maggio del 1996, quando in 8 morirono su quelle vette travolte da una mastodontica bufera di neve. A ricordare quei giorni in cui persero la vita anche l’esperta guida neozelandese Rob Hall e l’americano Scott Fischer ci pensò uno dei sopravvissuti, Krakauer. Verso la metà degli anni ’90 prese forza la ‘moda’ delle spedizioni sull’Everest, profumatamente pagate (60.000 dollari a testa) e con una chiara postilla ben visibile sul contratto: ‘a rischio della vostra vita, firmate qui’.

Baltasar Kormakur, che in quanto a natura selvaggia è aiutato dal patrimonio genetico islandese, ha diretto Everest come un thriller catastrofico dalla tensione crescente, che inizia come una scampagnata fra amici un po’ sbruffoni e finisce come una implacabile selezione naturale. Il film ha il passo strano della vita vera. Alcuni personaggi che paiono centrali si perdono, altri acquistano importanza all’improvviso e soprattutto gli eventi non rispondono alla logica dei film ma alla poca logica della realtà.

Girato tra Nepal, alle pendici dell’Everest, sulle Alpi italiane (Val Senales, Trentino-Alto Adige), negli studi di Cinecittà a Roma e nei Pinewood Studios nel Regno Unito, il film arriverà al cinema il 24 settembre. Prima però c’è ancora una prova che gli alpinisti Gyllenhaal, Brolin e Clarke devono superare, il red carpet di stasera. Chissà che conquistare il pubblico non si riveli più difficile che conquistare la vetta.

EVEREST

DATA USCITA: 24 settembre 2015

GENERE: Avventura,  Drammatico,  Thriller 

ANNO: 2015

REGIA: Baltasar Kormákur

SCENEGGIATURA: Mark Medoff, Simon Beaufoy

ATTORI: Jake Gyllenhaal, Josh Brolin, John Hawkes, Jason Clarke, Robin Wright, Michael Kelly, Sam Worthington, Keira Knightley, Emily Watson

DISTRIBUZIONE: Universal Pictures

PAESE: Gran Bretagna, USA

Everest – Trailer

 

Condividi sui social

Articoli correlati