Il nuovo presidente della Biennale di Venezia, Roberto Cicutto, aveva pochi giorni fa dovuto annunciare che a causa delle difficoltà incontrate dai partecipanti, era stato deciso uno slittamento al prossimo anno della 17ma Mostra internazionale di Architettura.
Lo stesso però, in un’intervista trasmessa a RaiNews24, il 24 maggio ha affermato che la 77ma mostra internazionale d’arte cinematografica cadrà al Lido come previsto, dal 2 al 12 settembre 2020, anche se con una formula in via di definizione della quale si sta occupando il direttore Alberto Barbera. Cicutto ha preannunciato che ci sarà probabilmente una riduzione di titoli trasmessi in più sale, i giornalisti internazionali che non potranno essere presenti usufruiranno dello streaming per le conferenze stampa, vedremo meno star ma saranno garantite tutte le misure di sicurezza e, soprattutto, si tratterà di una mostra di qualità.
La conferma della manifestazione era stata annunciata anche dal sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro e dal governatore del Veneto, Luca Zaia, che fa parte del CDA. Ora non resta che fare il tifo perché le fasi di convivenza con il virus siano rispettate in tutta Italia, ottemperando le misure di prevenzione, in modo da non obbligare a uno sciagurato ritorno sui propri passi. Prima rassegna cinematografica internazionale a svolgersi durante la pandemia, Venezia diventerebbe così modello per festival analoghi obbligati a convivere con il virus: una grande sfida perché è la prima volta al mondo che con guanti, mascherine, sanificazione, disinfettanti, pulizia e distanziamento fisico, si fa barriera al contagio, continuando la vita di un evento che richiama obbligatoriamente una concentrazione efficace di esseri umani.