Venezia 77. Orizzonti. “Zanka contact”, melò tra una rockstar e una donna di vita

Rajae (Khansa Batma) è una giovane prostituta. Larsen Snake (Ahmed Hammoud), una ex rockstar andata alla deriva per colpa della droga.

 Intorno a questi personaggi, che hanno in comune un’infanzia traumatica, Ismaël el Iraki, al suo primo lungometraggio, dirige una storia di emarginati, ricca di sentimenti,  azione, musica e violenza. Di fatto un melò che parte da Casablanca e si evolve on the road. In questo ambiente musicale ci sono eccessi autodistruttivi, lussuria e prevaricazione che i soldi mettono a tacere. E c’è un sadismo senza controllo, fine a se stesso. Possono la creatività e l’amore salvare i due protagonisti?

A Venezia in concorso Orizzonti, Ismaël el Iraki, regista marocchino che vive a Parigi, parla così del suo film: “ Nella mia mente, Zanka Contact non è un film, ma un incendio incontrollato. Il desiderio di fare questo film mi ha consumato come una fiamma che divora tutto al suo passaggio. Tutto ciò che amo: le rock band marocchine degli anni Settanta, i western italiani, gli anelli d’argento a forma di teschio, le donne dal carattere forte, il sogno di musica live in Cinemascope 35mm e la poesia della strada nello slang di Casablanca. Il fuoco si è nutrito anche di tutto quello che mi fa paura, mescolando ogni cosa in un cocktail fiammeggiante, agitato da un racconto squinternato. . Per me, l’emozione è l’unica realtà. Da regista africano, rivendico il diritto alla finzione, all’immaginazione, a un territorio di rado occupato da film girati nella mia terra”. 

Zanka Contact (2020) Un film di Ismael El Iraki con Fatima Attif, Khansa Batma, Said Bey, Ahmed Hammoud, Abderrahmane Oubihem, Mourad Zaoui. Genere Drammatico durata 125 minuti. Produzione Francia, Marocco, Belgio 2020

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