RomaFictionFest. “How To Get Away With Murder”, della leggendaria Shonda Rimes

ROMA – (nostro inviato) In una recente intervista al New York Times Magazine, Viola Davis ha detto che quello di How To Get Away With Murder è il tipo di ruolo “sul quale avevo messo gli occhi da molto tempo”. Di certo nessuna donna nella fiction americana di questa nuova stagione interpreta un ruolo come quello della professoressa Annalise Keating, protagonista dell’attesissima nuova serie “drama” della Abc prodotto dalla ormai leggendaria sceneggiatrice Shonda Rimes. Un ruolo adatto a una donna di colore, di mezza età (Davis ha 49 anni), ma soprattutto con un carattere molto forte. 

La puntata pilota di How To Get Away With Murder (o semplicemente Murder) è stata presentata in anteprima al RomaFictionFest, circa dieci giorni prima del suo esordio negli Stati Uniti, il 25 settembre. La serie si aggiunge alle altre due produzioni della Shondaland (la casa di produzione televisiva fondata da Rimes) talmente di successo che la Abc ha dedicato loro una intera serata: “It’s Shonda night!”. Il giovedì sera gli spettatori americani potranno vedere, a partire dalle 20, l’undicesima stagione dell’amatissimo medical drama Grey’s Anatomy, la terza di Scandal (andato anche in onda lo scorso autunno su Rai3, ma annullato per gli scarsi ascolti) e infine la nuova nata nel mondo di Shonda, How To Get Away With Murder, appunto.

Nella stessa intervista al NYT, Viola Davis, due volte candidata all’Oscar, non ha risparmiato dure stoccate alle produzioni di Hollywood, accusandole di non proporre abbastanza ruoli importanti per le donne di colore: “È ora che il pubblico ci veda per come siamo realmente: complicate”. E Annalise Keating complicata lo è di sicuro: professoressa di diritto penale e avvocatessa brillante, appassionata e carismatica. Ma anche imprevedibile e, come scopriremo nel corso della serie, pericolosa: il mix di eleganza e spregiudicatezza al limite dell’illegale a cui Shonda Rimes ci ha abituato con Scandal, ma in chiave thriller. 

La serie è descritta come un “sexy legal drama”. La professoressa Keating rappresenta i criminali più incalliti e violenti – persone che hanno commesso di tutto: frodi, incendi dolosi, omicidi – e che farebbero qualunque cosa per conquistare la libertà. E già dalla prima puntata mostrerà, dietro la donna di successo, alla vita e al matrimonio perfetto, un lato privato, molto più complesso.

Ma attenzione, la trama della serie promette di essere intricata almeno quanto quella di Scandal: il pilot richiede (e conquista) la completa attenzione dello spettatore, saltando continuamente tra le linee temporali, e lascia intuire che a quattro mesi dall’inizio dei corsi gli allievi della professoressa Keating si troveranno a dover applicare in prima persona quello che hanno imparato su “come farla franca con un omicidio”. Insieme alla Davis recitano, infatti, un gruppo di giovani attori, tra cui Matt McGorry, già visto in Orange Is The New Black, e Liza Weil, la Paris di Gilmore Girls

Insomma, i primi 45 minuti di Murder lasciano lo spettatore pieno di domande, ansioso di vedere la prossima puntata e pronto a scoprire una nuova ossessione targata Shondaland.

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