Lutto nella cultura, è morto Livio Garzanti

Il grande editore milanese aveva 93 anni, pubblicò il primo romanzo di Pasolini

“Molti dicono di me che sono un ‘uomo difficile’, ‘impossibile’, ‘incontentabile’, ‘pessimista freddo e ironico’, ‘ruvido’, ‘capriccioso’, ‘dispotico’. Io rispondo solo di essere felice dei miei novant’anni…”

(Livio Garzanti)

Uno dei più grandi editori del ‘900

Il mondo dell’editoria, della cultura e della letteratura piange la morte di un grande protagonista dello scorso secolo. La sua opera rimarrà nella storia del nostro Paese per originalità, coraggio, rigore morale e intellettuale.

E’ scomparso a 93 anni, l’editore Livio Garzanti. Era nato a Milano il 1° luglio del 1921. Uno dei suoi tanti meriti era stato quello di aver scoperto il genio di Pier Paolo Pasolini, pubblicando nel 1955 “Ragazzi di vita”, il primo romanzo dello scrittore e poeta bolognese.

La camera ardente si terrà lunedì 16 febbraio in via della Spiga 30 a Milano, nel palazzo che ha ospitato la casa editrice. Oltre ad essere stato un editore di grande intuito e successo era un raffinato scrittore, negli ultimi anni della sua vita si è dedicato alla filosofia e in particolare a Platone da cui il libro “Amare Platone” scritto nel 2006. Livio era figlio di Aldo Garzanti e dopo la laurea in filosofia nel 1947 arrivò alla guida della casa editrice nel 1952.

Oltre a Pasolini, l’editore lombardo intuì per primo il talento di altri scrittori negli anni cinquanta come Goffredo Parise (con il successo de “Il prete bello”), Carlo Emilio Gadda con il rivoluzionario “Quer pasticciaccio brutto de via Merulana e Paolo Volponi con “Il memoriale”. A livello internazionale Garzanti pubblicò per primo le opere di William Faulkner, Truman Capote e Luis Ferdinand Celine.

Nel 2005, si ritirò a vita privata dopo la morte della scrittrice e politica Gina Lagorio che aveva spostato in seconde nozze. Molti i messaggi di ricordo e cordoglio indirizzati alla famiglia. Il sociologo Francesco Alberoni lo ricorda così: “E’ stato un grandissimo editore, un editore meraviglioso, che curava con particolare dedizione ogni fase della pubblicazione di un libro”. Lo scrittore Ferdinando Camon, che ha sempre pubblicato con la Garzanti, lo descrive con queste parole l’editore: “Era una persona molto stimabile, autorevole, autoritaria, sicura, geniale, non certo gentile”. Il prefetto di Milano, Francesco Paolo Tronca, ha espresso il suo personale cordoglio: “Con la scomparsa di Livio Garzanti si spegne un grande testimone, indimenticabile, dell’editoria e della cultura milanese”.

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