Il Consorzio del Prosciutto San Daniele digitalizza il sistema di tracciabilità

Il rapporto tra  Consorzio del prosciutto di San Daniele  con i consumatori diventa da oggi  più trasparente e smart  perchè mette a disposizione tutte le informazioni disponibili direttamente sulle vaschette di Prosciutto di San Daniele.

Sono questi i tratti distintivi dell’iniziativa lanciata dal Consorzio del Prosciutto di San Daniele in collaborazione con IFCQ Certificazioni e volta a digitalizzare tutto il sistema cartaceo di tracciabilità del prodotto, il cui software è stato messo a punto dalla società Beantech di Udine, anche quale primo step di una futura certificazione blockchain dell’intera filiera italiana dei suini per le Dop prosciutti. L’investimento complessivo supera i 600 mila euro. 

Il nuovo sistema consenti di gestire tutta la mole documentale della Dop e al tempo stesso permette anche ai consumatori di accedere con estrema fruibilità a tutte le informazioni dettagliate sui prodotti acquistati. Il tutto grazie  ad una semplice e veloce scan direttamente dal proprio smartphone, di un Qr code bidimensionale stampato sull’intera produzione delle vaschette di preaffettato, circa 23 milioni e 500mile confezioni all’anno.

“Siamo orgogliosi di essere tra i primi distretti alimentari a informatizzarsi completamente. Non si tratta quindi di un’azienda singola, bensì di un insieme di realtà che collaborano e comunicano in maniera smart tramite flussi che sono stati digitalizzati al 100% al fine di poter offrire un servizio al consumatore finale sempre più efficiente”, ha affermato Mario Cichetti, Direttore Generale del Consorzio del Prosciutto di San Daniela, nel corso della conferenza stampa svoltasi a Roma l’8 maggio 2019 – Fin dalla nostra fondazione nel 1961, abbiamo avuto un solo obiettivo: promuovere e valorizzare la conoscenza delle tipicità e qualità del Prosciutto di San Daniele nel mondo. Per farlo, è fondamentale la fiducia da parte dei consumatori: grazie al nuovo sistema riusciamo oggi a dialogare in maniera sempre più diretta e trasparente con il consumatore, offrendo un packaging attivo e intelligente che non è più un mero contenitore passivo dell’alimento, ma è custode attivo di tutte le informazioni che riguardano il prodotto che ne certificano genuinità e origine. È un primo passo concreto verso una strategia di più ampio raggio verso la realizzazione di una piattaforma di derivazione crittografica in grado di autenticare in modo univoco e sicuro tutte le fasi della filiera produttiva anche utilizzando le potenzialità della blockchain”. 

 

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