Femminicidio

Ho mille paure esistenziali.

Ho voglia di parlare, parlare

ma nessuno ha voglia di ascoltarmi.

Mi son detta cosa posso fare…

Scrivere… mi sono avventurata

in dialoghi che chiameremo

soliloqui, manoscritti dove c’era

di tutto dall’amore alle ricette

per una buona pasta.

Le mie erano passeggiate mentali

che spaziavano in ogni tipo di argomento.

Ho sempre scelto parole semplici

piene di lacrime confessando

in quelle pagine assurde motivazioni

di ordinaria follia.

Ora il mio diario s’è tinto di rosso

l’amore mi ha voltato le spalle

la fragilità si scontra

con l’assurda malattia della pazzia.

Chi amavi non è più lui

ha un mostro nell’animo

che gli fa fare cose che non vuole.

Carceriere della sua stessa prigione

logora chi non ha più pazienza

un giorno lascerò un biglietto

sotto la porta…”Questa è la mia tomba”

Ti troveranno chino sul mio sangue…

forse pensavi non ne avessi.

Solo allora tutti sapranno,che eri malato!

Mirella Narducci

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