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“Il jazz italiano per le terre del sisma”, Al via la Ia nuova edizione
Presentata a Roma nella Sala Spadolini del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, la kermesse jazzistica coinvolgerà oltre 100 artisti in 4 concerti nelle città simbolo dei terremoti del 2009 e 2016. Tra i presenti, oltre alle autorità, il direttore artistico Paolo Fresu, Filippo Sugar (SIAE) e Andrea Miccichè (NUOVO IMAIE)
Una spedizione oceanica per studiare i “terremoti silenti”
I geologi li chiamano 'terremoti silenti' perché non producono onde sismiche, e tuttavia l'ipotesi è che siano dei campanelli di allarme per tsunami e grandi eventi sismici.
In Italia si muore per un terremoto che in altre parti del mondo non desterebbe la minima preoccupazione
ROMA - "In Italia si muore per un terremoto che in altre parti del mondo non desterebbe la minima preoccupazione. E' l'impietosa considerazione da fare dopo quanto accaduto a Ischia, dove un sisma con una magnitudo decisamente contenuta ha prodotto vittime, feriti, crolli, panico.
Ischia: crolli e morti causati dall’abusivismo edilizio
ROMA - 'Esprimiamo il nostro cordoglio per le vittime del terremoto ad Ischia e vicinanza alla comunità ischitana. Ma riteniamo inaccettabile che per una scossa di non elevata intensità le case possano crollare. Come ha sottolineato Egidio Grasso, presidente dell'Ordine dei Geologi della Campania, si tratta di una magnitudo che, in condizioni normali, non provocherebbe simili danni a persone o cose, ma si possono essere verificati per via di costruzioni abusive e realizzate senza alcuna verifica sismica.
A un anno dal sisma, Centro Italia ancora invaso dalle macerie
2.400.000 le tonnellate da rimuovere nelle 4 regioni colpite. Legambiente: “Necessario accorciare i tempi. Il governo ripensi il ruolo della struttura del commissario straordinario per dargli più poteri e le risorse necessarie per un reale coordinamento”
Terremoto. All’Aquila ancora troppi ritardi ed errori commessi nella ricostruzione
Legambiente e Fillea Cgil: “Non si ripetano gli stessi errori nelle zone terremotate del Centro Italia. Le aree del cratere diventino un esempio virtuoso di ricostruzione sicura, sostenibile, innovativa garantendo legalità e trasparenza” . Nasce l’Osservatorio nazionale per la ricostruzione di qualità
Diario di un terremoto dimenticato
Lo Stato non c’è più. In quello che fino ad oggi sembrava l’ombelico operativo delle forze della protezione civile, l’orgoglio di una capacità di mobilitazione civile che non conosce costi o situazioni meteorologiche ,che parte per il soccorso e scava nella neve del giorno,la mobilitazione improvvisamente è finita.
Terremoto. A rischio 3.400 agriturismi
Gli effetti del terremoto si sono sentiti sulle presenze dei 3400 agriturismi complessivamente attivi nelle quatto regioni colpite dove i turisti sono piu’ che dimezzati.
Terremoto. Nei centri colpiti crolla il mercato del 90%
Terremoto nelle Marche: Poggio Paradiso. Versi e versanti dei Monti Sibillini
Maria Fontana Cito, poetessa marchigiana nata a Camerino ed ex bibliotecaria della locale Università degli Studi
ROMA - In questo triste momento, l’autrice, che si trova nel Lazio, ci parla con le lacrime agli occhi della sua città Camerino nobile, bella e tranquilla e della sua antica università, che dal 1336 ha istruito ed istruisce migliaia di studenti. Vedere ora, per la seconda volta dopo il 1997, piangere pietredagli antichi muri le fa veramente male, come le fa male vedere i ragazzi, compresi i suoi figli, con il viso tra le mani piangere sul loro incerto e lontano futuro.
Improvvisamente, come un fiore tra le macerie, sbuca prepotente il suo libro: Poggio Paradiso. Versi e versanti dei Monti Sibillini . La poetessa, abbozzando un sorriso ci racconta del periodo della sua vita passato sui Monti Sibillini, dove le escursioni su quelle montagne rotonde e su quegli altipiani fioriti, l'hanno ispirata facendole scrivere poesie d'amore, di evanescente erotismo e di sentimento della natura, che portano tutte come titolo i nomi di quei luoghi..
Scosse
Si accende il pensiero
di scosse venute
dalle furie impetuose
di mostri*
abitanti in abissi
di terra infuocata,
che piombano addosso
facendo della vita
un ammasso
di polvere e pietre.
Si accende il pensiero
su file di gente
sperduta e isolata
con i visi raccolti
in palmo di mano
e sguardi profondi
di disperazione.
La belva ora tace.
Ha sbranato le prede,
sonnecchia,
ma può ritornare
soffiare….
e colpire di nuovo.
E’ rimasta una torre,
sono rimaste una chiesa
una casa sperduta
un palazzo crinato.
Continua la furia.
La città ora giace.
Sulle pietre c'è il sole
e di notte la luna.
Si continua a sperare
nella nuova avventura
di una vita di sogno
e non di dolore.
Maria Fontana Cito, 30 ottobre 2016 ore 7,40
*Ovviamente “mostri” è solo una metafora poetica; l’autrice è pienamente consapevole del fatto che l’instabilità della natura è aggravata dall’incuria dell’uomo.