Santa Cecilia. Premium Imperiale (leggi Nobel) alla JuniOrchestra. Video

ROMA – E’ il più importante premio d’arte internazionale, considerato il Premio Nobel delle Arti; è il Praemium Imperiale istituito nel 1988 dalla Japan Art Association.

Nel corso di questi anni hanno ricevuto il prestigioso riconoscimento 124 artisti tra i quali Claudio Abbado, Gae Aulenti, Ingmar Bergman, Luciano Berio, Peter Brook, Federico Fellini, Dietrich Fischer-Dieskau, Jean-Luc  Godard, Akira Kurosawa, Sophia Loren, Umberto Mastroianni, Renzo Piano, Maurizio Pollini, Arnaldo Pomodoro, Robert Rauschenberg, Mstislav Rostropovich.

L’edizione di quest’anno, la venticinquestima, ha visto premiata la JuniOrchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, che ha ricevuto stamani   – in una conferenza stampa tenutasi all’Istituto Giapponese di Cultura presieduta dal Consigliere internazionale italiano Lamberto Dini – una borsa di studio di 5 milioni di yen (pari a 39.000 euro) per la sezione riservata ai giovani artisti e consegnata dal Presidente della Japan Art Association, Hisashi Hieda,

Anche quest’anno di altissimo rango gli artisti premiati come Michelangelo Pistoletto per la pittura, gli inglesi Antony Gormley per la scultura e David Chipperfield per l’Architettura, Placido Domingo per la musica e infine Francis Ford Coppola per il Teatro/Cinema.

“Per noi questo premio ha un particolare significato – ha spiegato Bruno Cagli – perché la formazione musicale dei giovani è un’operazione assai delicata, vuol dire dare un futuro alla musica non solo per il musicista, ma soprattutto  per la formazione di un nuovo pubblico”.

Il Praemium Imperiale

Il Praemium Imperiale, giunto alla venticinquesima edizione, è il più importante premio d’arte esistente. Viene assegnato in cinque discipline: pittura, scultura, architettura, musica, teatro/cinema e conferisce un prestigio internazionale in campo artistico pari a quello dei Premi Nobel in campo scientifico. 

La sua autorevolezza gli viene unanimemente riconosciuta anche grazie all’estremo rigore delle selezioni dei candidati e della scelta finale dei vincitori. In ciascuno dei sei paesi dei Consiglieri Internazionali appositi Comitati da essi presieduti propongono le candidature per i riconoscimenti annuali. Successivamente, tra queste “rose” di nomi i Comitati di Selezione della Japan Art Association provvedono a scegliere i cinque vincitori. Sono assicurate così la massima serietà e l’assenza di qualsiasi calcolo o condizionamento. 

Tra i Consiglieri Internazionali figurano statisti ed esponenti di spicco del mondo imprenditoriale e finanziario: Lamberto Dini, Klaus-Dieter Lehmann, William H. Luers, Christopher Patten, Yasuhiro Nakasone e, da quest’anno, Jean-Pierre Raffarin. Sono Consiglieri Onorari Jacques Chirac, David Rockefeller, David Rockefeller Jr., Helmut Schmidt, Richard von Weizsäcker e François Pinault.

I vincitori del 2013 andranno ad aggiungersi ai 124 artisti già insigniti del premio, tra i quali Claudio Abbado, Gae Aulenti, Ingmar Bergman, Luciano Berio, Cecco Bonanotte, Leonard Bernstein, Peter Brook, Anthony Caro, Enrico Castellani, Christo e Jeanne-Claude, Federico Fellini, Dietrich Fischer-Dieskau, Norman Foster, Frank Gehry, Jean-Luc Godard, David Hockney, Willem de Kooning, Akira Kurosawa, Sophia Loren, Umberto Mastroianni, Mario Merz, Renzo Piano, Maurizio Pollini, Arnaldo Pomodoro, Robert Rauschenberg, Mstislav Rostropovich, Ravi Shankar, Giuliano Vangi.

La Borsa di Studio per Giovani Artisti è stata istituita nel 1997 in occasione del decimo anniversario del Praemium Imperiale.

 

 

LA JAPAN ART ASSOCIATION

Agli inizi dell’epoca Meiji (1868-1912) il Giappone era fortemente influenzato dalla civiltà occidentale, tanto che le arti e i mestieri tradizionali nipponici rischiavano di scomparire. L’Imperatore Meiji, profondamente preoccupato, decise di promuovere le attività culturali e artistiche del Giappone, coltivando allo stesso tempo buoni rapporti con gli altri Paesi.

La sua determinazione portò nel 1879 all’istituzione di una organizzazione denominata Ryuchi-kai, con Sano Tsunetami, importante esponente del governo Meiji, in qualità di Presidente e un membro della Famiglia Imperiale in qualità di Patrono Onorario. Alla Ryuchi-kai fu affidato il compito di amministrare le arti. Essa inoltre svolse un ruolo centrale nella gestione delle attività culturali della Casa Imperiale.

Nel 1887 la Ryuchi-kai fu riorganizzata e prese il nome di Japan Art Association. L’anno successivo venne inaugurato nel Parco Ueno uno spazio espositivo in cui tra il 1889 e il 1943 furono allestite 123 mostre. Nel 1972 esso venne chiamato Ueno Royal Museum e vi si tenne la mostra commemorativa “Trecento anni di arti giapponesi nei periodi Momoyama, Edo e Meiji”. Da allora il Museo ha ospitato moltissime mostre dedicate non solo alle arti tradizionali giapponesi ma anche all’arte straniera, come nel caso della mostra dei capolavori provenienti dal Museum of Modern Art di New York.

Nel 1988, in occasione del centenario della Japan Art Association, è stato istituito il Praemium Imperiale in onore del defunto Principe Takamatsu, che era stato Patrono Onorario dell’Associazione per 58 anni. La prima cerimonia di premiazione si è tenuta a Tokyo nel 1989.

L’aspirazione del Principe Takamatsu che il Giappone promuovesse la pace nel mondo attraverso le arti è il principio ispiratore della Japan Art Association

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Beethoven, Juniorchestra di Santa Cecilia

 

 

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