Addio al Maestro Abbado. Napolitano: “Profondo cordoglio per l’Italia e per la cultura”

ROMA – Si è spento oggi all’età di 80 anni, dopo una lunga malattia, il Direttore d’Orchestra Claudio Abbado. Nato a Milano il 26 giugno 1933, è morto nella sua casa di Bologna. Alla guida delle più grandi orchestre del mondo il Maestro Abbado ha segnato profondamente la cultura e nello specifico la direzione d’orchestra.

Figlio di un violinista e di una pianista fin da piccolo inizia il suo percorso di crescita nella musica presso il conservatorio di Milano specializzandosi poi in composizione. Dopo il diploma si perfeziona in direzione d’orchestra e in seguito, si trasferisce a Vienna, avendo vinto una borsa di studio biennale per i prestigiosi corsi di perfezionamento in direzione orchestrale. Nel 1960 debutta alla scala di Milano e da quel momento in poi inanellerà solo successi. Il 30 Agosto del 2013 è nominato senatore a vita dal Presidente Giorgio Napolitano. Fiero sostenitore dell’arte a 360 gradi il Maestro Abbado sottolineò più di una volta l’importanza della cultura nel nostro paese: “Vorrei che si affermassero sempre più le convinzioni che ispirano il nostro modo di lavorare: studiosi, politici, artisti, organizzatori, responsabili e semplici cittadini possono, insieme, determinare una reale collaborazione tra arte, scienza ed etica”. Giudicò molto negativamente i tagli alla cultura in nome della crisi, “si deve colpire il vero spreco ed eliminare le speculazioni”. Non sono mancati naturalmente, nelle ultime ore, i messaggi di cordoglio e affetto verso il maestro scomparso. Il Direttore Riccardo Muti si è dichiarato estremamente addolorato per la perdita “di un grande musicista che per molti decenni ha segnato la storia della direzione d’orchestra e dell’interpretazione musicale nelle istituzioni internazionali” ed ha aggiunto: “Grande testimone della cultura italiana ha affrontato con coraggio la lunga e terribile malattia. La sua scomparsa impoverisce fortemente il mondo della musica e dell’arte”. Il capo dello stato Giorgio Napolitano si è detto “fortemente commosso e addolorato” evidenziando come la sua scomparsa impoverisca il mondo della musica e dell’arte. Anche il Premier Enrico Letta ha fatto sapere quanto “È stato e rimarrà un punto di riferimento per tutto il Paese e non solo”. Infine Roberto Benigni ha voluto rivolgere un ricordo al Maestro scomparso sottolineando quanto fosse “Piccolo, fragile, delicatoaggiungendo come “appena salito sul podio, al primo movimento della bacchetta nell’aria accadeva il miracolo: tutto diventava immenso, incorruttibile, immortale”.

La scala di Milano, appena appresa la notizia, si è attivata per un concerto commemorativo. Il Sindaco Pisapia, che è presidente del teatro, ha subito assicurato che si adopererà immediatamente affinché la Scala di Milano, “la sua vera casa” secondo le parole del sindaco, possa onorarlo come merita.

 

 

 

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