ROMA – La risposta a una domanda sottointesa – che cos’è che fa la storia? – è la frase con cui tutti avremmo voluto “schiaffeggiare” il nostro professore sui banchi di scuola.
Il verso è stato inciso da chi la storia della musica italiana l’ha fatta davvero: Francesco De Gregori. Maria Grazia Fontana – la celebre vocal coach che abbiamo imparato ad ammirare attraverso il piccolo schermo – ha deciso di rileggere l’indimenticabile La Storia siamo noi in modo imprevedibile. Un omaggio che racconta il contributo di tutti noi alla storia trasformando un brano tipicamente cantautoriale in una “storia musicale” altra, che pone l’orecchio oltre Oceano: il mondo del gospel, della musica a cappella. Una dimensione che sa di liturgia popolare, che sarebbe potuta nascere in una chiesa di Harlem ma che attinge alle nostre radici culturali più autentiche.
La location in cui è stato girato il video realizzato dal “collettivo di artisti audiovisuali embriodotnet” , è la chiesa Santi Celso e Giuliano di Roma, e la storia dei protagonisti che vi hanno preso parte è quella del coro con cui Maria Grazia Fontana convive da 20 anni: I S.A.T.&B. Una comunità fatta di innamorati della musica, gente appunto comune con un proprio percorso, un proprio mestiere e che si riunisce sistematicamente con Maria Grazia, condividendo l’amore per il canto. Loro sono soggetti ideali per interpretare i personaggi evocati dalla canzone di Francesco De Gregori: LA GENTE comune. Gli eroi della quotidianità, le milizie dell’arte della sopravvivenza che in fondo siamo noi tutti. Specialmente oggi nell’era del precariato assicurato e del futuro nebuloso, La Storia siamo noi ricorda ai potenti di turno che la Storia con la S maiuscola è fatta da piccoli grandi uomini e donne. L’interpretazione di ogni componente è sentita perché forse rispecchia il suo ruolo nella vita: non c’è finzione, non c’è immedesimazione. C’è la vita, di tutti noi. Come direbbe De Gregori “nessuno si senta escluso”. Se la chiesa è il mondo, i protagonisti del video vivono una evoluzione grazie all’intervento di Maria Grazia Fontana, la loro guida. All’inizio sono tutti composti e seduti in fila, sguardo proteso in avanti alla ricerca di risposte. E alla fine il canto esplode come una liberazione e diventa una danza circolare. Come la vita. Come un piatto di grano.
Giovedì 15 maggio
Ore 18.30
Officine Ferri Off
Via Appia Nuova, 232 – Roma
Ingresso Libero
Infoline 0694363407