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Nell'anno del Signore
Roma di secoli fa
bella e ruffiana
dove le donne
con occhi assassini
affacciate alle finestre
curiose e ciarliere
si davano del tu
con le ciociare.
Dio è donna
Divinità era donna!
Un tuffo nel mito della
Grande Madre
tra l’immaginario e il reale.
L’universo femminile
un viaggio alla scoperta
dell’altra metà di Dio.
C’è stato un mondo diverso
dove si venerava la Dea.
Ritroviamo la scintilla
della divinità racchiusa
nella donna, possibile realtà
che Dio è femmina!?
Nei millenni s’è persa
l’autorità morale...
nonne, madri, sacerdotesse
donne capaci di allevare il mondo.
Perdute le loro tracce
prevale il Dio padre
dio del tuono, degli eserciti
un patriarcato al maschile
che veste le donne di pudore e di virtù
per averne il controllo, la proprietà.
La Dea madre riaffiora
in ogni epoca portando nel suo grembo
il sangue e la vita dell’umanità.
Mirella Narducci
Roma stracciona
Roma antico splendore
ospita tanti poveri.
Nel mondo burocratico
non c’è posto per la miseria.
I turisti dai comodi alberghi
sono pronti a visitare la città.
Gli antichi ruderi danno rifugio
a derelitti che strisciano
di notte verso petrosi
letti secolari.
Prendono posto nei cunicoli
del Circo Massimo
alla stazione Termini
tra i loro stracci
emergono come pesci
che non si fidano dell’aria.
Come un museo chiuso
Roma deserta somiglia
a un purgatorio di anime
ai margini d'una società
che li ignora.
Poveri vecchi... solitari
per gusto o abitudine
si sparpagliano per la città.
Sembrano vivere in un limbo
fra questo mondo e l’altro.
Il Colosseo con le sue occhiaie
vuote accoglie di notte
questi infelici.
Dai fori d'un cranio
scarnificato correnti
d’aria fredda serpeggiano
tra le rovine grevi
dell’odore dei secoli.
Nei loro nidi di cenci
sotto coperte a brandelli
uomini cercano nei mille volti
della povertà: Ascolto e Dignità.
Mirella Narducci