Strauss Kahn si dimette dall’Fmi: “Sono innocente”

NEW YORK –  “Onorevoli colleghi del Consiglio di amministrazione, con infinita tristezza mi sento costretto oggi a presentare al Comitato esecutivo le mie dimissioni da direttore del Fmi”. Con queste parole si  apre così la lettera con la quale Strauss Kahn si è dimesso dal Fondo monetario internazionale, dopo l’accusa di stupro e altri reati a suo carico che lo hanno portato all’arresto.

Strauss Khan ha negato  con la massima fermezza tutte le accuse rivoltegli. “Voglio proteggere questa istituzione, che ho servito con onore e devozione,e soprattutto dedicare tutte le mie forze a dimostrare la mia innocenza”. Anticipata a oggi la seconda udienza.

Nel frattempo gli  avvocati difensori di Dominique Strauss-Kahn hanno chiesto nuovamente, ieri, il rilascio su cauzione del loro assistito, dopo che il giudice Melissa Jackson lunedì aveva respinto una prima proposta accompagnata da una offerta di cauzione di un milione di dollari. La seconda proposta, formulata dall’avvocato Shawn Naunton dopo che ieri Strauss-Kahn ha rinunciato al suo dirito a essere estradato in Francia e garantito di non voler lasciare gli Stati Uniti senza l’autorizzazione del tribunale, consiste nella richiesta di arresti domiciliari a Manhattan, con un braccialetto di controllo elettronico, e nel pagamento di una cauzione di un milione di dollari.La richiesta sarà discussa in un’udienza fissata per le 2.15 di questo pomeriggio (le 20.15 in Italia) dal giudice Michael Obus della Corte suprema di Manhattan. Strauss-Kahn, detenuto nel carcere di Rikers Island, nell’East River, dove dispone di una ala tutta per se, di un televisore nella sua cella, e dove può fare moto all’aria aperta per un’ora al giorno, ha già consegnato il suo passaporto all’ufficio del procuratore. Domani Strauss.Kahn tornerà in tribunale, di fronte al ‘Gran Jury’ che deciderà se vi sono sufficienti elementi per formalizzare le accuse. Ieri, la donna che ha denunciato Strauss-Khan, una cameriera di 32 anni dell’hotel Sofitel di Manhattan, ha testimoniato a sua volta di fronte a un Grand Jury. La sua audizione non è stata completata ieri e dovrà tornare, forse già oggi, scrive il New York Times.

Dopo le dimissioni di  Strauss-Kahn  sarà il numero due John Lipsky ad assumere la carica  ad interim.

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