Renzi invia lettera licenziamento a dipendenti del Teatro Maggio. L’ira della Cgil

FIRENZE – Il sindaco di Firenze e presidente della Fondazione del Teatro del Maggio, Matteo Renzi, ha firmato le lettere di licenziamento per dieci lavoratori, nell’ambito dei quarantacinque esodi su cui Maggio e sindacanti si sono accordati nel giugno 2012.

I dieci licenziati avevano rifiutato gli incentivi previsti da quell’accordo. Per il segretario fiorentino della Cgil, Mauro Fuso, le lettere sono «uno sfregio a chi ha firmato l’accordo». In più, «sette su dieci hanno la tessera della Cgil». Sarebbero cioè licenziamenti «non casuali, anche perché tre dei dieci sono sindacalisti, sono stati presi di mira». Fuso si riferisce a Silvano Ghisolfi, Rsa, addetto alla direzione di produzione, il tecnico d’orchestra Antonio Carrara, Rsa, e la sua compagna Marzia Lippi, truccatrice e membro del direttivo provinciale della Cgil. Per la Fondazione, invece, si tratta di una «casualità».

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