Cgil, Cisl, UIil. Mobilitazione unitaria. Accordo con Confindustria su salario di produttività

ROMA – Martedì prossimo un evento molto importante che vede insieme Cgil, Cisl, Uil impegnati a   definire un programma di mobilitazione unitaria delle tre Confederazioni, a fissare i termini del confronto con le associazioni di impresa e, in particolare, definire le proposte del sindacato sul tema della rappresentanza sindacale.

In questo senso hanno deciso le segreterie delle tre Confederazioni convocando i direttivi che si riuniranno a Roma nella sede Inail. E’ un avvenimento che segna un rinnovato clima nei rapporti fra le tre grandi centrali sindacali, segnato da alti a bassi. In discussione molti problemi da affrontare, precise richieste al governo,  a quello che c’è o a quello che dovrebbe essere presieduto da Enrico Letta. Rifinanziamento della Cassa  integrazione, problema degli esodati, avvio di una politica che punti alla crescita ed affronti i drammatici problemi della occupazione con provvedimenti  volti ad una politica che guarda alla crescita, sono questi i temi sui quali sono state effettuate già iniziative, pochi giorni  fa il presidio davanti con tanti lavoratori davanti alla Camera. Per quanto riguarda la mobilitazione si parla di una grande manifestazione nazionale da tenere a Roma. Già la Fiom per il  18 maggio ha previsto una manifestazione nella capitale. Intanto da segnalare un fatto positivo nel rapporto fra sindacati e Confindustria: è stata infatti raggiunta una intesa per dare attuazione al decreto e alla circolare del Ministero del Lavoro sulla detassazione del salario di produttività. E’ un accordo è in linea con le previsioni dei contratti nazionali di lavoro e dell’accordo firmato tra le stesse parti il 28 giugno del 2011. L’intesa – afferma una nota della Cgil-costituisce un passo in avanti importante nell’ambito delle relazioni industriali e, a nostro giudizio, andrà estesa a tutte le altre associazioni d’impresa per allargare così i benefici al maggior numero di lavoratori e lavoratrici”.

”L’accordo – prosegue la nota –  riafferma il ruolo del contratto nazionale di lavoro come fonte primaria della contrattazione e favorisce la crescita della contrattazione di secondo livello valorizzando il ruolo delle Rsu. La CGIL favorevole alla detassazione del salario di produttività non firmò l’accordo sulla produttività tra governo e parti sociali del 21 novembre scorso in quanto non ne condivideva alcuni punti”

“L’intesa –conclude la nota- supera l’accordo di novembre in quanto agisce essenzialmente sulla leva dei premi di produttività, di qualità, di redditività e di efficienza e su quella dell’orario di lavoro. Il tutto nell’ambito delle previsioni contrattuali attraverso la valorizzazione della contrattazione aziendale e tramite la possibilità di estendere, con le intese territoriali, i benefici della detassazione a quei lavoratori impiegati in aziende dove non è presente la rappresentanza sindacale”,

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