Inflazione. L’unico crollo è quello del potere d’acquisto delle famiglie

ROMA – L’Istat prosegue con la rilevazione di un crollo dell’inflazione del tutto inesistente. Come ribadiamo da anni, l’unico dato che conosce un continuo ed inarrestabile crollo è quello relativo alla contrazione del potere di acquisto delle famiglie.

Basti pensare che, secondo quanto rilevato dall’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori, nel biennio 2011-2012 la caduta del potere di acquisto delle famiglie è stata del -6,7%. Anche ammesso che la frenata dei prezzi sia vera, in ogni caso, si tratterebbe di un segnale tutt’altro che rassicurante: testimonierebbe infatti le gravi condizioni dell’economia italiana, affetta da una profonda crisi dei consumi e dal calo della produzione industriale.
In uno scenario simile, anche se sottostimato, il tasso di crescita dei prezzi comporta ricadute insostenibili per le famiglie, pari a +533 Euro annui per una famiglia di 3 componenti. Rincari che non fanno altro che alimentare la contrazione dei consumi (che nel biennio 2012-2013 già si attesta, secondo i dati del nostro Osservatorio, al -6,9%), contribuendo al  peggioramento delle condizioni economiche del nostro Paese.
È indispensabile che il Governo intervenga con urgenza per arginare tale andamento e per imprimere una svolta decisa all’economia italiana.
Un serio piano di sostegno alle famiglie a reddito fisso (che consenta una ripresa della domanda di mercato) e l’elaborazione di un programma per il rilancio economico che punti sulla crescita e sull’occupazione: questi devono essere i temi all’ordine del giorno del nuovo Governo, al quale chiediamo, inoltre, di intervenire sulla crescita spesso ingiustificata dei prezzi, avviando un serio piano di controlli e bloccando con effetto immediato l’aumento dell’IVA da luglio.

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