ROMA – Domani dalle ore 8,30 alle ore 12,30 i Lavoratori della Soprintendenza speciale di Roma si riuniranno in assemblea per denunciare la situazione in cui versa il MiBAC, per rivendicare i diritti dei lavoratori del Ministero e dei fruitori dei nostri musei e aree archeologiche.
I luoghi della Cultura in Italia e a Roma sono aperti più che in qualunque altro paese europeo: 11 ore al giorno 6 o 7 giorni alla settimana. I lavoratori che rendono possibile tutto ciò sono allo stremo a causa della grave carenza di personale e perché da oltre 9 mesi non percepiscono circa il 20% del salario I Beni Culturali riempiono le pagine dei giornali e i proclami della Politica come motore di sviluppo dell’economia e del Paese. In realtà gli investimenti pubblici sono tra i più bassi d’Europa (0,17% del PIL). Le OO.SS. chiedono insieme ai lavoratori un intervento del Ministero Bray per avere risposte certe sulle spettanze economiche e buoni pasto, sulla registrazione da parte del Ministero Economia e Finanze dell’accordo sulla elevazione dei turni festivi al 50% e mantenere così aperti siti e musei anche nei giorni festivi, sui tagli ai finanziamenti al Ministero, sulla carenza di personale, (stimata nel Lazio oltre 1.600 unità), sul blocco del turn over, e sul costume ormai imperante del Ministero di compensare le carenze di personale interno con il ricorso a consulenze, precariato e finto volontariato con pratiche di dumping salariale e sociale.