Saldi. Con la crisi la spesa sarà di appena 117 euro a famiglia

ROMA – Sono decisamente sovrastimate, a nostro parere, le stime di Confcommercio sulla spesa che le famiglie italiane effettueranno durante la stagione estiva dei saldi.

Come emerso dall’indagine a campione effettuata dall’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori, infatti, le vendite a saldo quest’anno registreranno un  calo del -8%  -9%.
Solo una famiglia su tre acquisterà a saldo, con una spesa che si attesterà a circa 117 Euro a famiglia, con un giro di affari di circa 1 miliardo (per la precisione 936 milioni di Euro).
Tali acquisti, in ogni caso, si concentreranno solo su prodotti necessari, ai quali le famiglie hanno rinunciato nel corso dell’anno, proprio in attesa delle vendite promozionali.
Visto tale andamento e vista la forte contrazione dei consumi che caratterizza da anni il nostro sistema economico, sarebbe stato necessario disporre la liberalizzazione dei saldi, o quantomeno l’anticipazione. Così, purtroppo, non è stato.
Ora le uniche armi concrete che rimangono in mano al Governo per rilanciare la domanda di mercato e dare un nuovo impulso all’economia sono la detassazione a favore delle famiglie a reddito fisso e l’eliminazione del dannoso e demenziale aumento dell’IVA, che avrebbe effetti catastrofici per l’intero Paese

Per le (poche) famiglie che si apprestano ad acquistare a saldo, in ogni caso, ecco alcuni consigli utili per evitare di incorrere in truffe e finte promozioni:
1.  Verificare durante questa settimana, prima della partenza dei saldi, il prezzo pieno del prodotto che si intende comperare, se possibile, fotografandolo con il telefono cellulare per avere una testimonianza certa. Solo in questo modo sarà possibile valutare la reale convenienza dello sconto;
2. Non fermarsi mai davanti alla prima vetrina, ma è bene confrontate i prezzi di diversi negozi, orientandosi sempre verso beni o prodotti che vi servono veramente;
3.  Diffidare dalle vetrine tappezzate dai manifesti (che non vi consentono di vedere la merce) o che reclamizzano sconti eccessivi, pari o superiori al 60%;
4.  I prodotti venduti a saldo devono essere di fine stagione, ma dell’anno in corso, e non delle stagioni passate! La merce di risulta o di magazzino non può essere mescolata con i prodotti in saldo, ma dovrà essere venduta separatamente;
5. Occhio al cartellino! Su ogni prodotto deve essere indicato, obbligatoriamente ed in modo chiaro e leggibile, il vecchio prezzo, quello nuovo e il valore in percentuale dello sconto;
6.  Non esiste l’obbligo di far provare i capi, ciò è a discrezione del negoziante. Il nostro consiglio è, comunque, quello di diffidare nel caso di capi di abbigliamento che si possono solo guardare ma non provare;
7. I commercianti in possesso del POS hanno l’obbligo di accettare il pagamento con carte di credito o bancomat;
8.  Conservate sempre lo scontrino quale prova di acquisto. Sarà prezioso in caso di merce fallata o non “conforme”, in quanto obbliga il commerciante alla sostituzione o al rimborso di quanto pagato;
9. Problemi o “bufale” devono essere subito denunciate ai vigili urbani, all’ufficio comunale per il commercio o ad una Associazione dei Consumatori.
10.Per non eccedere con le spese, in ogni caso, stabilite sempre un budget massimo per i vostri acquisti.

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